Cultura e Spettacoli
Mercoledì 16 Aprile 2003
Chi sono i Radiohead?
Il nome della band viene da una canzone dei Talking Heads, Radio Head dall’album True Stories.
Le due parole arrivano alla fine di ogni ritornello di quel pezzo. All’inizio il gruppo si fa chiamare On A Friday. Lo fondano nel 1988 cinque ragazzi che frequentano la Oxford University: Thom Yorke, Ed O’Brien, Jonny e Colin Greenwood, Phil Selway. La carriera musicale inizia nei primi anni Novanta con l’ep Drill . Sin dall’esordio la stampa inglese qualifica la band come una giusta via di mezzo tra R.E.M., Smith e Nirvana, ma si sa, paragoni del genere lasciano sempre il tempo che trovano. La dimostrazione arriva presto con la canzone Creep che diventa un hit negli Stati Uniti. La via della popolarità degli inglesi Radiohead passa prima dall’America, poi dilaga man mano nel mondo intero, Inghilterra compresa. L’album Ok computer del 1997 viene accolto dall’intero pianeta come un’imperdibile pagina di art rock a viraggio psichedelico.
Per gli anni Novanta i Radiohead rappresentano quello che furono i Pink Floyd, gli U2 e i R.E.M. per i decenni passati. Da più parti è considerata una band esemplare nel combinare sonorità classiche e nuove pulsioni del rock, in bilico tra la mitologia di Sgt. Peppers e Saucerful of secrets e la musica del nuovo Millennio.
Come si diceva l’album della consacrazione planetaria s’intitola Ok computer. È uno dei dischi cruciali degli anni Novanta, forse il più emblematico di un suono che cambia e di un rock che si rimette sulla via della ricerca, non solo sonora. È anche un esempio di perfetto equilibrio tra grande comunicazione e originalità. Ma è soltanto l’inizio di una sperimentazione che la band di Yorke porterà avanti di album in album, senza mai fermarsi. Così, raggiunto il grande successo, il gruppo va avanti, cambia carte e gioco, ed ogni volta vince anche al botteghino. E questo accade anche con lavori come Kid A affatto facili, vicini a certo «progressive» che parte dai colori della psichedelia e si spinge avanti sulle direttrici del nuovo rock: quello che si rimodella sempre e solo in chiave puramente artistica.
(15/04/2003)
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