Cinema digitale, le sale chiudono
In Val Brembana sopravvive Zogno

Sono sedici le sale cinematografiche della Bergamasca che smetteranno di proiettare film. Altre quattordici risultano in bilico, perché aspettano di sapere a settembre dalla Regione Lombardia se arriveranno i fondi necessari per convertirsi al digitale.

Sono sedici le sale cinematografiche della Bergamasca che smetteranno di proiettare film. Altre quattordici risultano in bilico, perché aspettano di sapere a settembre dalla Regione Lombardia se arriveranno i fondi necessari per convertirsi al digitale. Sono pochissimi ormai i film distribuiti in modo tradizionale, su pellicola: le piccole sale che non sono riuscite ad aggiornare le apparecchiature non potranno più proporre i nuovi film in uscita. Da qui a chiudere il passo è breve. Molto breve.

Intere aree della Bergamasca rimarranno sguarnite di cinema. Le sale che non hanno fatto domanda per il Bando Regionale, e che quindi non prevedono a breve i lavori necessari per rimanere aperte, sono: Osio Sopra, Caprino, Brembilla, Gazzaniga, Mariano di Dalmine, Oltre il Colle, Paratico, Pradalunga, Ranica, Sarnico, Suisio, Villa d’Adda, Villongo, oltre alle sale cittadine del Seminarino, di Santa Caterina e del quartiere San Paolo. In tutta la Valle Brembana rimarrà attivo solo il cinema di Zogno, verso il lago d’Iseo chiudono sia Villongo sia Paratico sia Sarnico, e anche in pianura rimangono ampie aree non servite.

Le sale della comunità, gestite dalle parrocchie, sono ormai pressoché l’unica alternativa alle grandi multisale. Non funzionano solo come cinema, ma come teatri, centri di aggregazione, di concerti, di feste.

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