Concato e il jazz di Notti di Luce regalano alla città un recital di emozioni

Venerdì 5 settembre alle ore 21 Notti di Luce 2008 offre al suo pubblico in piazza Matteotti (lo spettacolo, gratuito, si svolgerà anche in caso di pioggia) il Recital di Fabio Concato. Il cantautore, uno dei pochi cantanti italiani in stretta vicinanza con il jazz per la sua caratteristica armonia musicale, porterà in scena un concerto improntato sulla musica e sulla parola, in cui eseguirà alcuni dei suoi più grandi successi con l’accompagnamento dell’Orchestra di Notti di Luce diretta e arrangiata da Gabriele Comeglio.«Negli ultimi tempi - commenta Concato commentando il recital in programma a Bergamo -, quando è possibile, cerco di fare cose un pochino diverse, tanto per uscire dalla solita routine del mio quartetto». In fondo il jazz è nelle sue corde da parecchio tempo: «Da quando ero ragazzino e mio padre lo ascoltava e lo suonava. Lui si occupava di tutt’altro, era un rappresentante, ma era stato richiesto nell’orchestra di Gorni Kramer quando aveva diciotto anni - racconta -. Era uno che suonava di brutto: un musicista elegante e raffinatissimo. È passato dalla fisarmonica alla chitarra e dalla chitarra al pianoforte, da autodidatta. Faceva dunque una gran fatica a suonare, ma aveva una musicalità innata. Ed io ero innamorato di mio padre anche per questo motivo: riusciva da solo a fare cose che anche i suoi amici, Franco Cerri, Sellani, Enrico Intra, Enzo Jannacci, riconoscevano incredibili, dal momento che non aveva alle spalle studi accademici. La timidezza gli ha impedito di fare la professione del musicista».Fabio Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d’autore. Partito alla fine degli anni ’70 con una formula musicale fortemente influenzata dal suo grande amore per il cabaret, nel corso degli anni il cantautore milanese ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni, raccontando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgia, ricordi, speranze, confessioni appena accennate, sprazzi di allegria contagiosa popolano il mondo delle sue canzoni, simili ad un libro di illustrazioni che ha sempre saputo fare breccia sin da subito nell’immaginario del pubblico. La vicenda artistica di Fabio Concato inizia nel 1977, quando viene pubblicato il suo primo album, «Storie di sempre», a cui seguono «Svendita totale» e «Zio Tom». Il disco «Fabio Concato» è un successo, grazie al brano «Una domenica bestiale»: è l’inizio di una fase artistica molto fortunata, in cui vedono la luce canzoni molto popolari come «Guido piano», «Rosalina» e «Fiore di maggio». Seguono gli album «Giannutri» (1990), «Punto e virgola» (1991), «In viaggio» (1992), «Scomporre e ricomporre» (1994), «Blu» (1996). Nel 2001 Fabio Concato torna alla ribalta con un nuovo album («Ballando con Chet Baker») la cui uscita è preceduta dalla prima partecipazione di Fabio Concato al Festival di Sanremo, dove presenta il brano «Ciao Ninìn»; vi ritorna nel 2007 con il brano «Oltre il giardino» anticipando l’uscita del doppio album omonimo.Su L’Eco di Bergamo del 5 settembre un’intervista esclusiva a Fabio Concato(04/09/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA