«Esagerato dentro e invece fuori schivo», dice una canzone. Proprio come lui, Celentano. Diserta la conferenza stampa e al solito lascia alla moglie manager Claudia Mori il compito di presentare il nuovo album: «C’è sempre un motivo». Le novità non mancano, lo stile è sempre quello: da una parte l’anima blues, melodica, dall’altra quella più legata alla passionaccia di sempre, il rock.
Celentano in fotografia sembra quello di tanti anni fa. Ambientazione post-industriale, foto scattate alla ex-Falk. Lo staff di lavoro in buona misura è rimasto invariato, con Mogol e Gianni Bella applicati a sei brani.
Il disco in esce con tutti i crismi e come accade oggi in un’ampia varietà di supporti, compresa quella «LpPicture Disc». Oltre all’album il Dvd con i testi delle canzoni, le foto, i video più belli ed un videoclip inedito. L’album esce contemporaneamente in 20 paesi, Russia compresa. L’album sarà presto scaricabile via Internet, anche dal nuovo sito del Clan, realizzato in tripla A, anche per i disabili. Gli arrangiamenti sono di Michele Canova e Celso Valli; Tanino Liberatore ha realizzato i disegni per il video di «C’è sempre un motivo», il primo singolo in circolazione radiofonica da venerdì.
Tra le novità l’inedito di Fabrizio De André e Roberto Ferri, «Lunfardia», un tango appassionato cantato da Adriano in dialetto argentino. La stessa Dori Ghezzi ha voluto che fosse Adriano ad interpretarlo. E ancora «Quel Casinha», la versione capoverdiana de «Il ragazzo della Via Gluck». Stavolta Celentano divide quella che è la sua più grande canzone popolare con Cesaria Evora la voce luminosa e gentile dell’isola di Capo Verde.
(10/11/2004)
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