Crucifixus si chiude a Caravaggio

Si conclude lunedì 28 marzo, giorno di pasquetta, la IV edizione di Crucifixus Festival di Primavera, il più importante festival italiano di teatro sacro, con tre appuntamenti: alle ore 21 La resurrezione del larice con Alessandro Mor nella Chiesa di S. Bernardino a Caravaggio e Poema della Croce con Andrea Giordana presso la chiesa di S. Maria della Neve a Pisogne (Bs). I due spettacoli sono ad ingresso gratuito. A Darfo Boario Terme (Bs) alle ore 17 è prevista una merenda-spettacolo.

La resurrezione del larice è interpretata da Alessandro Mor. L’attore la voce del dolore raccontato dallo scrittore russo Varlam Šalamov, autore de I racconti della Kolyma, un viaggio straziante nel ricordo delle terribili condizioni di vita in un lager sovietico. La lotta alla sopravvivenza, contro il freddo che supera anche i cinquanta gradi sotto zero e contro la brutalità del lavoro che costringe i detenuti anche a 23 ore consecutive di fatiche inimmaginabili, si scontra con l’annientamento della natura umana, soffocata dall’indifferenza e dalla corruzione della mente e del cuore.

E’ il gelo dell’anima, inesorabile e progressivo, «se potevano congelarsi le ossa, poteva congelarsi anche il cervello. Poteva congelarsi l’anima. Al freddo non si può pensare nulla. E l’anima si era congelata, rattrappita e forse sarebbe rimasta congelata per sempre». L’insensibilità accetta che la vita si trasformi in morte ma risuona il grido: «no, l’anima non ve la do» e la legna, silenziosa compagna di queste atrocità, la legna bramata per averne un po’ di calore, la legna spostata a fatica, la legna dei boschi spianati, la legna rifugio ultimo della vita, risorge. Così alla fine di tutti gli orrori, un ramo di larice, l’albero della Kolyma, morto, spedito a Mosca per non dimenticare, rinasce «nell’appartamento di Mosca per ricordare a ognuno il proprio dovere, perché nessuno dimeticasse i milioni di persone morte alla Kolyma. Il debole ma persistente profumo era la voce dei morti. A nome di quei morti il larice respirava e viveva».

Info. www.crucifixus.com - infoline: infoline 0364.530396

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