Da martedì Accorsi al Donizetti
Il «Decamerone» fa già il pieno

Fino a domenica 6 marzo in scena lo spettacolo tratto dalla raccolta di novelle di Boccaccio

Sarà ancora una volta tutto esaurito il prossimo spettacolo della Stagione di prosa al Teatro Donizetti di Bergamo preparata da Maria Grazia Panigada: «Decamerone vizi, virtù, passioni», tratto (1-6 marzo 2016, sempre alle 20,30 eccetto la domenica alle 15,30) tratto dalla raccolta di novelle di Boccaccio con la drammaturgia di Maria Maglietta e la regia di Marco Baliani, le scene e i costumi di Carlo Sala e un cast con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu. Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Pergola di Firenze – Teatro della Toscana.

«Decamerone vizi, virtù, passioni» rientra in un ampio progetto di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo di portare in teatro la lingua di tre grandi italiani, Ariosto, Boccaccio e Machiavelli, sfidando la complessità delle loro opere per scoprire quanto ancora siano «nutrienti» le loro invenzioni, i loro azzardi, le loro intuizioni.

Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, «casa» e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera.

La struttura modulare del carro, favorirà la messa in scena di sette novelle del Decamerone, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande passione anima la compagnia, ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale.

Le novelle del Decamerone servono a riconoscere e combattere la peste di oggi, quella del vivere civile, la corruzione, l’inquinamento, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. Affinché le storie che sembrano buffe, gli «amorazzi triviali», il riso e lo sberleffo, aiutino a riscoprire il mistero della vita o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza: è necessario ripartire dalle fragilità e dalle debolezze, riconoscerle e riderci sopra, grazie anche alla nuova drammaturgia scritta da Maria Maglietta.

Giovedì 3 marzo, alle 18, Stefano Accorsi e la compagnia saranno protagonisti di un incontro con il pubblico; al termine è previsto un aperitivo curato da Ippsar San Pellegrino (ingresso libero sono ad esaurimento dei posti disponibili)

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