Dalmine, quando il territorio si trasforma in palcoscenico

Nel fine settimana il teatro parla dialetto e il cinema presenta le avventure di «Lilo e Stitch» per grandi e piccini.

Protagoniste: una vedova benestante, una nipote e un’amica fidata prodiga di consigli e suggerimenti. Cornice: una famiglia animata da accordi e scontri come tradizione comanda per il ménage quotidiano.
Sono questi gli ingredienti della commedia dialettale «Quando l’amùr al gh’è» scritta da Abele Ruggeri e interpretata sabato 18 gennaio alle 21 al Teatro civico dal Gruppo Teatro Sabbio.

La vedova si risposa senza lasciare la conduzione della ditta che da tempo la vede impegnata. Ma come conoscere le volontà testamentarie del defunto marito? L’amica solerte si mette in moto ed escogita di coinvolgere una maga. A complicare la vicenda interviene anche l’equivoca interpretazione di un vocabolo, ma, per fortuna, nella famiglia tutti si vogliono bene e la commedia approda al lieto fine.

Domenica 19 gennaio tutti al cinema, al Teatro civico alle 16, per il film d’animazione «Lilo e Stitch» di Dean Deblois e Chris Sanders (Usa 2002).
In apparenza sembrerebbe un cagnolino dolce e affettuoso, insomma l’animaletto più innocuo e inoffensivo del mondo: in realtà Stitch è un extraterrestre prodotto da un esperimento genetico mal riuscito. Qualcuno aveva deciso la sua soppressione, ma il cagnetto riesce a fuggire e con un razzo approda sulla terra. Destinazione, isole Haway: qui diventa l’inseparabile compagno di giochi di Lilo con la quale dividerà mille avventure.

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