Cultura e Spettacoli
Sabato 04 Gennaio 2003
Danza al Donizetti, arriva Giulietta e Romeo
Danza al Donizetti, arriva Giulietta e RomeoUna panoramica veloce su diversi generi di danza, dal flamenco alla classica fino alla contemporanea. Con un dato comune: la contaminazione con altre discipline dello spettacolo dal vivo, come il teatro e l’opera
È questo il tratto più appariscente della stagione di danza del Teatro Donizetti, imperniata su quattro titoli in altrettante serate a partire da mercoledì 8 gennaio, quando Mara Terzi porterà in scena la sua ultima Carmen.
Gli altri appuntamenti sono con Giulietta e Romeo dell’Ente Nazionale del Balletto-Balletto di Roma (20 gennaio), La Traviata del Balletto di Milano (26 febbraio) e Pilobolus del Pilobolus Dance Theatre, in coproduzione con l’Ater (26 marzo).
Dello spettacolo di Mara Terzi, la Carmen è infatti divenuto nel tempo un tema classico della coreografia novecentesca e intrattiene rapporti sia con l’opera di Bizet che con il racconto di Merimée da cui deriva.
La Traviata è invece l’esplicito omaggio a Giuseppe Verdi, reso nel 2001 dal coreografo Serge Manguette per il Balletto di Milano, di cui è direttrice artistica Oriella Dorella (e per cui recentemente ha danzato in Bohéme). Al Donizetti, il pubblico potrà assistere alla performance di Noemi Briganti, nel ruolo di Violetta, e Francesco Villicich, i primi ballerini della compagnia, reduci tra l’altro da una fortunata tournée in Inghilterra. Rigorosamente basato sulla partitura verdiana e ispirato, per quanto riguarda la struttura drammaturgica, al libretto di Francesco Maria Piave, lo spettacolo si avvale delle scenografie di Enrico Finocchiaro.
Per quanto riguarda il balletto classico, è prevedibile che l’attenzione di tanti spettatori, anche dei meno esperti, sia attratta da Giulietta e Romeo, con cui torna a Bergamo Raffaele Paganini, senz’altro il più versatile e noto ballerino italiano. Il danzatore, qui nel ruolo di Romeo ed affiancato da Monica Perego (Giulietta), ha infatti saputo attraversare generi diversissimi, passando dal balletto televisivo (quando ancora era una cosa seria) al musical (Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette fratelli, Dance), dalla classica al tango al bolero. Ma lo spettacolo trova motivi di interesse in se stesso, al di là delle sue stelle.
Si stacca completamente dagli altri titoli in programma Pilobolus, dell’omonima compagnia americana. E non solo perché l’asse dello spettacolo è decisamente spostato sul contemporaneo e sulla sperimentazione. I Pilobolus, diretti da Robby Barnett, Alison Becker Chase, Michale Tracy e Jonathan Wolken, sono tra i gruppi che più radicalmente hanno influenzato la danza degli ultimi trent’anni, inventando un nuovo vocabolario coreutico. Basti pensare che tra i suoi fondatori c’era nel 1971 anche Moses Pendleton, che poi avrebbe formato i Momix.
Inizio spettacoli ore 20.30.
Ingresso € 18,6/10,33 platea e palchi, 10,33/7,75 gallerie.
Abbonamenti 55,80/30,99.
Per informazioni
(04/01/2003) Su L’Eco di Bergamo del 05/01/2003
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