Due nuovi eventi alla Rassegna Albanoarte

Due nuovi appuntamenti al teatro Don Bosco di Albano per la rassegna Albanoarte. Sabato 15 novembre alle ore 21 la Compagnia Franco Barcella di San Paolo d’Argon proporrà lo spettacolo in dialetto bergamasco «Tot ol so pader» tratto da una commedia di Ray Cooney. Domenica 16 novembre alle ore 21 Mercadante Teatro Stabile di Napoli torna in Italia dopo la replica berlinese di «Gomorra» (biglietti esauriti). LE SCHEDE DEGLI SPETTACOLISabato 15 novembre ore 21Compagnia “Barcella” (S.Paolo d’Argon)“Töt ol so pader”Tre atti in bergamasco da Ray CooneyRegia: Davide BellinaIn collaborazione con “Gruppo AVIS – Albano S.A.”La commedia nasce dalla fluentissima penna dell’inglese Ray Cooney, autore di tante farse campioni d’incassi come Taxi a due piazze e Se devi dire una bugia dilla grossa. La molla che fa scattare il meccanismo degli equivoci è costituita dal casuale ritorno nella vita del Dott. Filippetti, di una ex infermiera, sua ex amante nonché madre di un suo illegittimo figlio. Il protagonista però si trova a vivere la giornata più rilevante della sua ventennale carriera, perché è relatore alla più importante Conferenza Mondiale di Neurologia. Non proprio il giorno migliore per scoprire d’essere padre e dirlo alla moglie! In questo turbine d’eventi che s’accavallano, la cosa migliore è nascondere eventuali scandali, coinvolgendo il suo caro amico e collega Dott. Cavallo. Il castello di bugie che i due costruiranno sarà così vero, da sembrare meglio della verità stessa! Domenica 16 novembre ore 21Mercadante Teatro Stabile (Napoli)“Gomorra”di Roberto Saviano e Mario GelardiRegia: Mario GelardiSpettacolo consigliato ad un pubblico adultoNato prima della pubblicazione di ciò che sarebbe diventato il caso editoriale, politico e giudiziario che conosciamo (l’autore è costretto a vivere sotto scorta dal 2006, dopo l’uscita del libro, per gravi minacce dei clan camorristici), la versione teatrale di Gomorra approda sul palco prodotta dallo Stabile di Napoli. “Mario Gelardi e Ivan Castiglione – dichiara Roberto Saviano – mi chiesero di comporre una versione per la scena del testo ancora in stesura di Gomorra. Come loro convinto della gran funzione civica del teatro, sempre più luogo privilegiato del dibattito di temi e argomenti d’interesse sociale, accettai la proposta, ancora ignaro del destino che avrebbe avuto il libro”. Gomorra compone un’inquietante carrellata di squarci che svelano un universo sociale fatto di relazioni, valori che definiscono il mondo della criminalità contemporanea, diffuso e potente, che sembra vivere autonomo e parallelo alla società civile. Tra colonne di cemento armato, nella scena firmata da Roberto Crea, le musiche di Francesco Forni e i video di Ciro Pellegrino, recitano Ivan Castiglione nel ruolo di Roberto Saviano, che apre lo spettacolo con l’emozionante “discorso di Casal di Principe”; Ernesto Mahieux, pluripremiato protagonista del film L’imbalsamatore di Matteo Garrone, qui nei panni del pusillanime sarto Pasquale; Francesco Di Leva, nell’arrogante ruolo di un piccolo boss in carriera; Antonio Ianniello è Mariano, un borghesuccio istruito e colluso che venera il russo Kalashnikov, inventore del mitra; Giuseppe Miale Di Mauro, l’ambiguo laureato Stakeholder legato al business dell’immondizia; infine Adriano Pantaleo in Kit Kat, giovane confidente amico dell’autore, piccolo soldato dell’esercito invisibile di sentinelle di strada a servizio dei clan. www.albanoarte.com (10/11/2008)

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