«E comunque Babbo Natale non esiste»
Licenziato direttore d’orchestra di Frozen

«E comunque Babbo Natale non esiste». Sei parole scandite una dietro l’altra tra lo stupore dei genitori e le lacrime dei bambini. E’ quanto accaduto giovedì sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al termine dello spettacolo musicale dedicato al film Disney Frozen.

A restare di ghiaccio questa volta, però, è stata l’intera platea, quasi completamente composta da bambini, che al termine dello spettacolo si era avvicinata al palco per salutare i propri beniamini, dalla protagonista Elsa al pupazzo di neve Olaf. Forse infastidito dal comportamento, forse solo per un maldestro scherzo da “Grinch”, il direttore d’orchestra, Giacomo Loprieno, si è fatto consegnare il microfono ed ha scandito la frase che ha scatenato una ridda di polemiche e proteste da parte dei genitori, tanto da portare gli organizzatori al licenziamento del musicista.

Alle parole del direttore d’orchestra è seguito prima un attimo di silenzio poi una bordata di fischi, mentre il musicista, di tutta risposta, si allontanava verso i camerini senza aggiungere nulla né scusarsi. Scuse che invece sono arrivate oggi direttamente dagli organizzatori dello show musicale che si sono “dissociati” da quanto accaduto, spiegando di aver rimosso il direttore d’orchestra. «Ci dispiace moltissimo per l’accaduto - si legge in una nota della Dimensione Eventi - e ribadiamo la nostra completa condanna del gesto». «Come tutti i presenti - continua il comunicato – siamo rimasti sconcertati da una dichiarazione assolutamente personale del Direttore, tra l’altro a spettacolo ormai terminato”.

«Siamo rimasti sconcertati, non potevamo crederci – racconta uno dei genitori -. Accanto a me c’erano anche due signore senza figli ed anche loro sono rimaste a bocca aperta. Ho visto bambini scoppiare in lacrime e genitori arrampicarsi sugli specchi per rimediare all’uscita del direttore d’orchestra. Siamo rimasti completamente basiti». La protesta, come prevedibile, ha invaso anche la pagina Facebook dello spettacolo, con innumerevoli insulti e critiche da parte dei genitori. Alcuni di loro hanno anche contattato un avvocato per promuovere una class action contro il maestro d’orchestra. «L’eventuale ricavato - spiega l’avvocato Simone Bellarelli - sarà completamente devoluto in beneficenza». Ma c’è anche qualche voce fuori dal coro, come un utente che su Facebook scrive: «Così la prossima volta imparate (ed insegnate ai vostri figli) a stare seduti fino alla fine, portando il dovuto rispetto a chi vi ha fatto passare due belle ore con la qualità della loro arte. Il direttore d’orchestra ha fatto bene». «Se il pubblico è indisciplinato - la replica di un altro utente – si sospende lo spettacolo, non si fanno ’ste bambinate».

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