Emergenti live, in semifinale gli Avanguardia

La sfida di martedì doveva decretare il quarto semifinalista (la prima semifinale si terrà al Byron il 25 febbraio e vedrà sul palco i Bioevo e i Crystal Shit) e in lizza erano, come sempre, quattro gruppi. A suonare per primi sono stati i Sali Dietetici, piazzatisi al secondo posto in una passata edizione del concorso.

Hanno proposto una cover di Mick Jagger (versione solista) e due brani originali di stampo rock: «Non più fragile» e «Quello che non ho», dalla ritmica «black».

Poi è toccato agli Avanguardia, formazione in grado di esprimere un sound interessante condito di spunti folkie (come in «Amico a tempo determinato», complice un suono di fisarmonica sulla tastiera) e altre influenze di più moderna tendenza. Oltre al brano già citato, hanno eseguito «I.A.» e «Beige», sempre di loro composizione.

Gli Azure Leaf hanno invece piantato radici profonde tra gli anni ’60 e ’70. Lo dimostrano «Killed days», di chiara derivazione Doors, il boogie psichedelico «Oh (Questo stupido sogno reale)» e la lunga versione di «Simpathy for the devil» dei Rolling Stones.

Hanno chiuso la serata i Kòre, gruppo compatto e affiatato (anche se con il tastierista in prestito da un’altra band), che mostra un’attitudine «cool», la passione per la musica nera e arrangiamenti molto curati. La voce femminile di Barbara ha permesso una cover di Tina Turner, «Whatever you want», e due canzoni originali: «Libera l’amore» e «Non sarai mai mio (You’ll never be mine)».

Conseguentemente ai voti del pubblico e della giuria di qualità, gli Avanguardia sono i quarti semifinalisti di questa edizione di «Emergenti Live».

La sera del 4 marzo, sempre al Byron, si contenderanno il posto in finale con gli Askers.

Diego Ancordi