Ermanno Olmi con «Cantando dietro i paraventi» racconta la favola di un mondo senza guerre

Il film del regista bergamasco è stato presentato in anteprima per la stampa oggi a Milano e a Roma; sarà nelle sale venerdì prossimo

Ermanno Olmi racconta una favola su un mondo senza più guerre. Il suo nuovo film, «Cantando dietro i paraventi» - in anteprima per la stampa oggi a Milano e a Roma, nelle sale venerdì prossimo - è ambientato nella Cina medievale e racconta le gesta di una donna, la vedova Ching, che dopo la morte del marito - un pirata fuorilegge - ne prende il posto continuandone le gesta.

Con i toni dell’allegoria, Olmi racconta di un’utopia (un mondo senza più guerre) esaltando l’importanza della resa e del perdono, i veri gesti dell’eroismo.

Grazie alla splendida fotografia del figlio Fabio, girato in Montenegro con un dispiego di mezzi inusuale per il regista bergamasco, il nuovo film conquista non solo per la bellezza dei costumi e delle scene corali, ma soprattutto per l’intensità dei suoi contenuti, davvero controcorrente.

Quasi tutti attori cinesi, tranne Bud Spencer, autore di un’interpretazione magistrale che stupirà chi lo ricorda negli spaghetti western in coppia con Terence Hill.

(17/10/2003)

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