«Fara Rock», su il sipario
Sarà un inno allla musica reggae

È un inno al reggae in tutte le sue varianti l’edizione 2014 del Fara Rock che si apre mercoledì 23 luglio (inizio 21,30, ingresso gratuito) con il concerto di Tanya Stephens, il cui nome è legato a quello della musica reggae.

È un inno al reggae in tutte le sue varianti l’edizione 2014 del Fara Rock che si apre mercoledì sera 23 luglio (inizio ore 21,30, ingresso gratuito) con il concerto di Tanya Stephens, il cui nome è legato a quello della musica reggae caratterizzata da un forte impegno sociale.

Classe 1973, nata nel sobborgo di Saint Mary e ultima di sette fratelli, Tanya ha prodotto nove album, un’infinità di singoli, tra i quali è impossibile dimenticare la mega hit del 1997 «It’s a pity», e diversi album.

A dicembre del 2013 è uscita la sua ultima fatica discografica dal titolo «Guilty»: un concentrato di perle dalle sonorità reggae e r’n’b, dove la voce di Tanya spazia da impegnate tematiche sociali a ballate che lasciano spazio al sentimento. Artista a tutto tondo, scrittrice, poeta, cantautrice, mamma, spesso chiamata a tenere seminari nelle università, ambasciatrice internazionale dei diritti delle donne e sperimentatrice musicale (vanta addirittura un album di alternative rock prodotto in nord Europa), ad oggi Vivienne Tanya Stephenson è senza dubbio una delle migliori personalità che l’isola delle primavere abbia donato al mondo. Il suo stile è inconfondibile, dolce e aggressivo nello stesso tempo, lontano anni luce dagli stereotipi più contraddittori della dancehall music.

Dopo la pausa rock di giovedì con gli Après la Classe e quella di venerdì con i Nobraino, i tempi in levare saranno ancora protagonisti sabato quando sul palco salirà Piero Comite, in arte Piero Dread, uno dei principali esponenti della scena reggae italiana, già noto anche in Europa come leader dei Franziska e che dopo la fortunata partenza della carriera solista con il disco Real Vibes e collaborazioni con Anthony B e Mojo Morgan è approdato anche nello show televisivo «The Voice of Italy» su Rai 2 dove ha contribuito ad avvicinare il genere reggae al grande pubblico. Dal vivo Piero Dread si esibirà con la Vibes Point band, formata da musicisti provenienti da storiche formazioni come Smoke, Franziska, Casinò Royale e alcuni elementi della band di Nina Zilli.

Domenica spazio al roots di Max Romeo, uno dei maestri del reggae della prima ora, cioè precedentemente al successo mondiale di Bob Marley and The Wailers, Peter Tosh e altri: il sessantenne giamaicano cantante di Saint Ann è considerato infatti uno dei più influenti del mondo reggae dagli anni Settanta a oggi e alcuni dei suoi brani sono pietre miliari del genere, reinterpretati da decine di musicisti, non solo reggae, come «War ina Babylon» e, soprattutto, «Chase the devil». Il festival si chiude lunedì con il mix di funky, rock e soul dei Lisa And The Lips.

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