«Frate Indovino», un librodi Zois con testimonianze inedite

È uscito in questi giorni nelle Edizioni Villadiseriane di Sergio Pagliaroli il libro «Frate Indovino - Maestro del tempo», di Giuseppe Zois. Ripercorrendo incontri e interviste, l’autore ha allineato parole e idee del frate inventore del famoso calendario, che oggi viaggia nelle case degli italiani e all’estero in oltre sei milioni di copie. Così parlava Padre Mariangelo da Cerqueto: un originale alfabeto del cuore. Nelle pagine del libro di Zois ci sono anche alcune testimonianze, come quelle dell’arcivescovo di Perugia, mons. Giuseppe Chiaretti e del vescovo di Oria-Brindisi, mons. Michele Castoro, del segretario personale di Frate Indovino, Bruno del Frate e del fotoreporter bergamasco Jo Locatelli, originario di Clusone, che firma il percorso fotografico del libro. Tra queste testimonianze vi è quella del giornalista e scrittore Gino Carrara, che ricorda un incontro a Shilpario tra mons. Andrea Spada, storico direttore dell’Eco di Bergamo, e Frate IndovinoPrima di mettere a fuoco quel giorno a Schilpario, Gino Carrara fa un’ambientazione storica, geografica e umana e racconta della Val di Scalve e delle miniere, di Giovanni da Lezze, del cardinal Angelo Maj nato nel 1782 e di Paolo Gaffuri, nato nel 1849. Stampatore-bibliofilo-letterato erudito, Gaffuri fu la mente del «Nuovo Istituto Italiano Arti Grafiche», l’azienda bergamasca scelta dal Frate di Perugia per la stampa del famoso e più diffuso calendario italiano. Correva l’estate del 1984 quando Frate Indovino giunse a Schilpario. Il cappuccino che viveva nel futuro stava già lavorando alla preparazione e alle previsioni del 1986. Andrea Spada era nato nel 1908, Frate Indovino nel 1915. Preciso e minuzioso il ritratto che Carrara fa dello storico direttore dell’Eco di Bergamo, di cui sarebbe stato il primo successore. (20/12/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA