Fuoco eracliteo nelle liriche di Barachetti
L’autore presenta il suo libro

«In girum imus nocte et consumimur igni»: in tondo vaghiamo la notte e siamo consumati dal fuoco. Questo, condensato nel famoso palindromo latino, sarebbe il senso ultimo della poesia di Luca Barachetti da Seriate.

Almeno secondo la lettura che ne dà il suo prefatore, il poeta, a sua volta, compositore e musicista Michele Gazich. «Fuoco prendi tutto» è la prima raccolta di poesie di Barachetti, uscita il 22 ottobre 2018 per la casa editrice romana Ensemble.

Il libro verrà presentato in due incontri: il primo oggi presso la Sala consiliare di Bagnatica, ove l’autore sarà in dialogo con lo psicoterapeuta Claudio Agosti (ore 20,45, ingresso libero); il secondo domenica 11 novembre alla libreria Incrocio Quarenghi di Bergamo, dove Barachetti dialogherà con il succitato Michele Gazich. Seguirà una breve lettura musicata voce e violino (ore 11, ingresso libero).

«Fuoco prendi tutto» raccoglie 25 poesie che, spiega Barachetti, «incontrano e si scontrano con i frammenti del filosofo greco Eraclito, incastonandoli nei versi come germogli che generano i testi poetici e li marchiano irrimediabilmente». Diviso in tre parti («Fuoco prendi tutto», «Costato della materia», «Contraccambio»), il volume di Barachetti affronta temi quali «il mutamento, il dolore, il senso e la morte, ma anche l’amore e il cosmo quale origine della vita e delle cose».

Si tratta di un libro breve, di poesie «dal taglio a volte quasi aforismatico», i cui versi hanno «un incedere volutamente claudicante e oscuro – come del resto oscuro fu il filosofo di Efeso».

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