Grande danza a Bergamo - foto e video
Stomp e Momix in ottobre e dicembre

Mentre pensate a come organizzare i prossimi concerti o spettacoli a cui assistere, segnatevi questi in agenda. E vi avvisiamo: sono già aperte le vendite. Stiamo parlando degli Stomp e dei Momix, inseriti nella nuova stagione teatrale 2016 - 2017 del Creberg Teatro Bergamo.

Due spettacoli incredibili di danza contemporanea che sono in programma in ottobre e dicembre. Gli Stomp arriveranno a Bergamo il 25 e 26 ottobre mentre il 9 e 10 dicembre i Momix porteranno in scena «Opus Cactus».

Per chi non li conoscesse, gli Stomp sono un’inimitabile combinazione di percussioni, movimento e visual comedy, che nasce a Brighton, Gran Bretagna, nell’estate del 1991 come risultato di dieci anni di collaborazione tra i suoi creatori, Luke Cresswell e Steve McNicholas. Luke e Steve avevano già lavorato assieme nel 1981, come membri della street band Pookiesnackenburger e del gruppo teatrale Cliff Hanger, gruppi che agli inizi degli ’80 avevano presentato all’Edinburgh Festival una serie di musical «di strada». Dopo due album, una serie TV e tour europei, Pookiesnackenburger produsse anche l’acclamatissimo spot pubblicitario «Bins» per la birra Heineken. Lo spot fu scritto e coreografato originariamente da Luke quale parte dello spettacolo della band, ma si è rivelato punto di inizio per il percorso di Stomp.

Nel 1986, Luke e Steve crearono un film «percussive» di 8 minuti per lo special su HBO di Bette Midler «Mondo Beyondo». Tra il 1987 e il 1990, Luke ha messo in scena, in qualità di direttore artistico e musicale, quattro eventi all’aperto in grande scala, come «Beat the Clyde», che utilizzava un’orchestra di percussioni su un pontile galleggiante nel centro di Glasgow. L’evento più importante tra questi, l’Heineken Hove Lagoon Show, ha visto il coinvolgimento di un’orchestra di percussioni di 120 elementi assieme al Brighton Festival Chorus e un’intera orchestra d’archi.

Poco prima di Natale ecco invece i Momix con «Opus Cactis», spettacolo che , scandito da ritmi tribali , rituali col fuoco e danze iniziatiche provenienti dai più remoti luoghi della terra, ci proietta dal deserto dell’Arizona a tutte le più importanti superfici desertiche, rendendolo un tributo a queste aree misteriose ed affascinanti.
Moses Pendleton ,con la firma inconfondibile del suo magico stile dalla fantasia illimitata, tramuta qui di volta in volta i suoi strepitosi ballerini in strani rettili striscianti, in variopinte specie di flora e fauna , in imponenti cactus e minacciosi uccelli- totem che si innalzano fendendo albe poetiche ed inquietanti tramonti di fuoco, svelando le insidie, i pericoli, ma al contempo la straordinaria sensualità ,mista a humour e bellezza , di un mondo celato dietro la propria vastità.
Straordinariamente sofisticato nella sua ricerca creativa, Opus Cactus conserva una pura essenza primordiale. «Con questa ripresa di Opus Cactus si torna nel deserto dell’Arizona. La Terra si è surriscaldata da quando 15 anni fa abbiamo debuttato, e perfino i cactus avranno più bisogno di pioggia d’ora in poi . Lo spettacolo è ancora radicato in immagini del Sud Ovest Americano e, aggiungendo qualche nuovo elemento, penso di aver reso tutto l’insieme più surreale, più onirico. C’è una forte componente legata ai Nativi Americani (Indiani) ,anche molto divertente a volte. Vi accorgerete che al “Cactus” sono cresciute nuove braccia e nuove gambe - e teste - dato che una nuova generazione di ballerini Momix l’ha fatto proprio» spiega lo stesso Moses Pendleton.

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