Il «falsario» delle scarpe mette in mostrale calzature dei personaggi famosi a Dalmine

Ha trascorso una vita a riparare scarpe e a riprodurre calzature famose: da quelle indossate da Papa Giovanni XXIII a quelle di Papa Benedetto XVI. Tanto che oggi, questi piccoli e grandi capolavori, diventeranno i protagonisti della mostra che sarà allestita nella biblioteca civica di Dalmine a partire da domenica 30 novembre: in esposizioni ci saranno diverse decine di riproduzioni di paia di scarpe famose frutto del lavoro di Giacomo Ghibesi, lo storico maestro calzolaio che negli anni è riuscito a conquistarsi l’appellativo di grande artista della scarpa. Originario di Schilpario, ma residente a Dalmine da ormai più di quarant’anni, questo calzolaio che a breve soffierà sulle ottanta candeline, metterà in esposizione quasi dodici anni di lavoro: delle vere e proprie opere d’arte che riproducono fedelmente le calzature che vanno dall’Ottocento agli anni Cinquanta. Interamente lavorate a mano, le calzature realizzate da Ghibesi, così come tutti chiamano l’instancabile calzolaio, raccontano in qualche modo come sono cambiate le mode e segnano alcune tappe importanti che hanno fatto la storia del nostro Paese. Nella biblioteca civica di piazza Matteotti ci sarà la riproduzione degli scarponcini di montagna dello storico direttore de L’Eco di Bergamo, monsignor Andrea Spada, indossati quando ancora ventottenne accompagnava i ragazzi nelle passeggiate in montagna. Dietro alle calzature esposte ci sono professionalità e tecnica che Giacomino ha appreso in quasi settant’anni di lavoro, durante i quali ha aperto ben tre negozi, uno a Bergamo, uno a Sforzatica e infine quello a Dalmine. A Schilpario, cinque anni fa Giacomo Ghibesi ha realizzato il suo Museo della Scarpa: un piccolo spazio che viene aperto ogni estate e dove il calzolaio mette in mostra alcune delle sue riproduzioni più belle, che a partire da domenica e fino a lunedì 8 dicembre saranno esposte nella biblioteca di Dalmine. La mostra «Storia di un calzolaio e di scarpe famose», organizzata dall’assessorato alla Cultura, potrà essere visitata dalle 16.30 alle 18.30.(26/11/2008)

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