Il musical «Kiss me, Kate»
In scena al Creberg Teatro

Per il secondo appuntamento della Stagione di Operetta della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, va in scena domenica 3 febbraio (ore 15.30) al Creberg Teatro il musical di Cole Porter Kiss Me, Kate, nell’allestimento della Compagnia Corrado Abbati.

Tratto dalla brillante commedia shakespeariana La bisbetica domata, scritto da Cole Porter, uno dei massimi songwriter americani, Kiss Me, Kate è ritenuto da molti il musical perfetto, baciato dal successo sin dal suo a Broadway del 1948. raggiungendo ben 1077 recite consecutive e aggiudicandosi cinque Tony Awards come miglior musical, miglior autore di musical, miglior compositore, migliori costumi, miglior produttore. Teatro nel teatro, Kiss Me, Kate narra la vicenda di due attori che un tempo erano marito e moglie e si trovano a recitare a Broadway nella versione musicale de La bisbetica domata. Lei sta per risposarsi con un importante uomo politico, lui non disdegna di fare la corte alla giovane soubrette della compagnia. Queste mutate condizioni amorose dei due ex coniugi fanno sì che fra i due, durante le prove, nascano ripicche e bisticci; ma non mancano anche momenti romantici in cui i due ricordano con piacere la loro storia d’amore. L’errore nella consegna di un mazzo di fiori scatena però la rabbia della bella Kate che sulla scena comincia a fare la ribelle. L’arrivo in scena di due buffi gangster, creditori del produttore dello spettacolo e protagonisti di strampalate trovate, crea una serie di esilaranti situazioni comiche che si alternano a momenti di intenso pathos, a meravigliosi momenti di ballo, alle splendide melodie di Cole Porter. La recita de La bisbetica viene quindi portata a termine con immancabile e spumeggiante happy end.

«Se l’unione fa la forza, l’unione fra il grande Cole Porter e l’immenso William Shakespeare, porta immancabilmente ad un capolavoro: Kiss me, Kate», dice il regista Corrado Abbati, «Il mio compito in questa nuova edizione è stato di dosare lo humour, il romanticismo e la delicata satira del testo senza che nessuno di questi elementi prendesse il sopravvento sull’altro, ma fondendo quelli che sono, almeno per me, gli elementi principali del musical. Raccontare gli intrecci fra le vite private dei vari personaggi, i loro amori passionali e le loro gaffe mi ha permesso di “assecondare” l’ironia, la comicità, il pathos romantico, l’energia dei tanti numeri musicali di danza e il gioco del teatro nel teatro. Il tutto sottolineato con una visione di “oggi” per un musical che è comunque assolutamente attuale e sostenuto da un meccanismo tuttora valido. Senza dimenticare certo il contributo fondamentale della vena musicale di Cole Porter che passa dal valzer al tip-tap, da brani di sapore lirico a favolose canzoni. Non a caso, le canzoni di Kiss me, Kate sono state incise sia da star della musica leggera come Frank Sinatra, che della musica lirica come Placido Domingo. E se mi chiedete perché ho deciso di mettere in scena Kiss me, Kate, vi rispondo perché è un musical che appassiona e conquista: lo vedi una volta lo vorresti rivedere altre cento volte… Buon divertimento!».

Personaggi e interpreti: Antonella Degasperi (Lilli Vanessi – Kate), Timothy Pagani (Fred Graham – Petruchio), Alessio Ruaro (Bill Calhoun – Lucentio), Licia Cristofaro (Lois Lane – Bianca), Corrado Abbati (Harry – Battista), Claudio Ferretti (Flynt – Gremio), Luca Benini (Riley – Hortensio), Fabrizio Macciantelli (Primo Gangster), Alessio Cioni (Secondo Gangster), Cristina Calisi (Hattie – Assistente Mrs. Vanessi), Umberto Capuano (Paul – Assistente Sir Graham). E con: Giorgia Aluzzi, Giulia Ferrara, Antonietta Manfredi, Greta Moschini. Regia di Corrado Abbati. Coreografie di Francesco Frola. Direzione musicale di Barbara Cocconi. Allestimento scenico e costumi di InScena Art Design. Nuova produzione in esclusiva italiana su licenza di Tams Witmark Music Library – New York. Durata 2 ore e 15 minuti con intervallo. Biglietti: da 20 a 34 Euro, ridotto da 15 a 26 Euro.

Per informazioni: Biglietteria Fondazione Teatro Donizetti L.go Porta Nuova, 17 |Tel. 035.4160 601/602/603 | E-mail [email protected]. Apertura da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00.

La storia della Compagnia di Operette Corrado Abbati si snoda in oltre venticinque anni di attività, durante i quali sono stati realizzati una cinquantina di allestimenti. Dai titoli più noti e “popolari” come La vedova allegra, Cin-ci-là e Il paese dei campanelli al recupero di operette meno famose ma proprio per questo ancora ricche di fascino, come Frasquita o Il conte di Lussemburgo di Franz Lehàr, Sissi di Fritz Kreisler, Madama di Tebe di Carlo Lombardo, Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky, Il Paese del Sorriso di Franz Lehàr e le commedie musicali Tea for Two di Vincent Youmans, My Fair Lady di Frederick Loewe, Hello, Dolly! di Jerry Herman, Can Can di Cole Porter, Bulli e Pupe di Frank Loesser, Singin’ In The Rain di Nacio Herb Brown. Dal 1991 la Compagnia ha legato il proprio nome ad una vera e propria stagione di operette, realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia e che ha dato vita ad una serie di nuove produzioni proposte con grandi consensi su tutto il territorio nazionale e spesso riprese dai canali televisivi della RAI (Uno Mattina – Prima della Prima). Nel 1994, poi, un’altra importante collaborazione segna la vita della Compagnia a livello nazionale: la direzione dell’Ente Lirico “Pier Luigi da Palestrina” di Cagliari affida a Corrado Abbati l’allestimento di due spettacoli di operetta nell’ambito della stagione lirica del Teatro Comunale di Cagliari. Questa significativo rapporto che si è rinnovato per molte estati, ha collocato definitivamente la Compagnia fra le più importanti realtà nel mondo dello spettacolo musicale italiano. Dal 2000 si è anche affiancata la prestigiosa collaborazione del Teatro Verdi di Trieste, promotore del Festival estivo dell’operetta, che ha concesso alla Compagnia l’allestimento scenico di Mario Catalano per La vedova allegra, a cui è seguito, nella successiva stagione, quello di Cin-ci-là firmato da Sergio D’Osmo e nel 2005 Il Paese dei Campanelli. Dalla grande tradizione musicale viennese alla “piccola lirica” italiana, la Compagnia diretta da Corrado Abbati ha continuato e continua ancora oggi a distinguersi per la varietà e le qualità degli allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro d’operetta in Italia.

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