«Il castello», un volume
fa tappa nella Bergamasca

Fortezze e manieri hanno sempre affascinato. E parla proprio di questo mondo, dove s'intrecciano leggende e segreti, il volume delle Edizioni Celip Milano, che raccoglie testi di 84 autori, docenti universitari e il giornalista de L'Eco di Bergamo Emanuele Roncalli.

Fortezze e manieri hanno sempre incantato e affascinato. E parla proprio di questo mondo da fiaba, dove si intrecciano leggende, favole e segreti, il bellissimo volume appena stampato dalle Edizioni Celip Milano, che raccoglie i testi di ben 84 autori, tra cui diversi docenti universitari, e il giornalista de L'Eco di Bergamo Emanuele Roncalli.

Curato da Roberta Cordani, è il risultato del «saccheggio» di un autentico «tesoro» milanese, la Raccolta delle stampe Achille Bertarelli. Achille Bertarelli, chi era costui? Nato nel 1863, morto nel 1938, è stato definito una sorta di «Google immagini» del suo tempo: non gli sfuggiva nulla, raccoglieva e catalogava tutto, dall'album fotografico di nobildonne sognatrici e giramondo alla cartolina di saluti del soldato in trincea. La sua collezione è una miniera d'oro per gli storici. E il libro di Roberta Cordani ne è la dimostrazione più evidente.

Dopo una panoramica sull'Europa (i castelli sono riuniti per aree geografiche) si prosegue attraverso le regioni italiane, in luoghi fotografati oggi appositamente in vista della realizzazione del libro, ma «visitati» anche grazie a un vasto repertorio di cartoline, molte risalenti ai primi del Novecento. Le ricerche abbracciano tutta la Lombardia, ma Bergamo occupa uno spazio importante. Prima di tutto perché la copertina del volume è bergamaschissima, visto che l'immagine vetrina è stata scelta la «Carta dei Tarocchi o Arcano Maggiore XXI» detta «Il Mondo», risalente alla metà del XV secolo, e conservata all'Accademia Carrara. Ma gran parte del merito è del saggio di Emanuele Roncalli, giornalista de L'Eco di Bergamo.

Profondo conoscitore di storia locale, comincia la sua esplorazione dal sottosuolo, e ha ragione, perché spesso sono proprio le verità più oscure, quelle nascoste nelle viscere della terra, ad illuminare meglio l'orizzonte. «Il sottosuolo della Bassa Bergamasca – spiega – cela un intricato labirinto, dove corrono passaggi segreti, tunnel, cunicoli impenetrabili, che custodiscono misteri inviolati». C'è di che farsi venire le vertigini, in questi labirinti che si snodano misteriosi sotto le zolle della pianura coltivata. Da Malpaga un tunnel scavato a 10 metri di profondità arriva fino al castello di Cavernago, a circa un chilometri di distanza.

«Entrambi i castelli appartennero a Bartolomeo Colleoni – chiarisce Roncalli – ed è facile ipotizzare che la galleria risalga a quell'epoca. La scoperta è avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, quando a Malpaga si insediò un comando di milizie tedesche e slave. I soldati ispezionarono la fortezza alla ricerca di un nascondiglio per riporvi armi, munizioni e viveri. Nell'esplorare il sottosuolo s'imbatterono nel passaggio segreto, oggi ostruito a causa del cedimento delle pareti».

M.D.O.

Autori vari, Il castello - Itinerari milanesi e lombardi - Mito Arte e Storia in Italia e in Europa - Celip Edizioni 2010 pp.364 € 110

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