«Libera la festa», settimana a tutto rock
Osio Sopra, il primo festival a impatto zero

Non si risparmiano decibel, ma la Co2 quella sì. Per i suoi 10 anni «Libera la festa», ormai tradizionale appuntamento estivo, si fa un regalo e fa un regalo all’ambiente

Il festival in programma dal 26 al 29 luglio ha aderito al progetto “impatto zero” targato Lifegate con l’obiettivo di compensare tutte le emissioni di anidride carbonica della festa. Come? Si acquistano crediti di carbonio generati con interventi di creazione e tutela di foreste in crescita e lo sviluppo di progetti di efficienza energetica e per la produzione di energia rinnovabile.

La musica di qualità invece non è una novità: in quattro giorni si alterneranno 15 progetti musicali su due palchi. La prima serata è dedicata alla musica d’autore ed alla potenza delle parole in musica.

Sul palco principale aprirà le danze Alessandro Fiori cantautore polistrumentista aretino (Mariposa, Amore, Craxi, Stres, Betti Barsantini) in tour con il suo ultimo lavoro Plancton, disco scuro e dalle sonorità elettroniche.

Sarà poi il momento di Stefano Rampoldi in arte EDDA, leader e voce dello storico gruppo milanese Ritmo Tribale, da anni oramai impegnato con il suo progetto solista. Nel febbraio di quest’anno pubblica il suo ultimo lavoro “Graziosa Utopia” un disco acido e visionario, di nervi e carne, che canta l’amore con grande personalità.

Dal secondo palco invece si alternerà il live della band orobica Moostroo band nata dalle ceneri del gruppo Jabberwocky in tour con il loro ultimo disco “Musica per adulti” per l’etichetta bergamasca Hashtag. Nella seconda serata l’elemento che per certi versi accomuna le band presenti è la psichedelia nelle sue varie sfaccettature.

Ad aprire le danze sarà il gruppo orobico Hibagon, un duo strumentale batteria e chitarra che propone una musica energica in equilibro tra rigore matematico e sfogo istintivo;la band è in tour europeo con il nuovo disco “Polyposmic”.

Sul palco principale suoneranno poi i Julie’s Haircut band emiliana in attività dal ’94 che propongono uno strano mix tra garage rock, psichedelia noise e melodie pop. Nel 2017 esce l’ultimo disco “Invocation and Ritual Dance of My Demon Twin” pubblicato per la prestigiosa label inglese Rocket Recordings.

Si prosegue con il quartetto bergamasco Le Capre a Sonagli che propongono una bizzarra miscela di folk, rock e psichedelia. La band è in tour con l’ultimo disco “Cannibale” pubblicato nel marzo di quest’anno per l’etichetta WoodWorm. A corrente alternata sul secondo palco suoneranno i Sakee Sed energico duo orobico che porta in giro per l’Italia il suo “Hardcore da Saloon” disco uscito nel 2016. Nel 2017 la band pubblica il live del concerto al Druso, storico locale live di Bergamo.

Il venerdì Libera la Festa diventa più oscura. L’ormai consolidato appuntamento di Bergamo Sottosuolo a Libera la Festa anche quest’anno propone una serata che non fa sconti. Il collettivo capitanato dal presidente Natalino Nat Vigorelli propone un menù così composto: Bennet ad aprire le danze, nuovo progetto post-hardcore che nasce dall’unione di membri dei Chambers, Disquited By e Autumn Leaves Fall In. Il loro ultimo disco è uscito a giugno 2017 per To Lose La Track e per Sonatine Produzioni.

Dal secondo palco risponderanno a tono i Valerian Swing con la loro ultima fatica “Nights” un disco ricco e sfaccettato, permeato da sfumature metal, un disco maturo ed originale da considerare come uno degli episodi più importanti della scena post-rock italiana dei nostri giorni.

Grande ritorno a Bergamo per una band dalla caratura mondiale, gli ZU trio composto da batteria basso e sax, che propongono un mix di Math rock, Post-hardcore, Punk Jazz e Rock sperimentale. Un live energico costellato da improvvisazioni e tempi dispari per una band che vanta collaborazioni con gente del calibro di Mike Patton e Buzz Osborne dei Melvins. Nell’aprile 2017 è stato stampato il loro ultimo lavoro discografico “Jathor”, nome di un rito funebre tibetano è costituito da due sole tracce , lunghe ipnotiche ed ossessive.

A completare la serata sul secondo palco avremo gli Ornaments band strumentale Post-hardcore nata nel 2003 ed in attività fino al 2006. Nel 2010 il gruppo si riunisce; l’ultimo lavoro della band è “Drama” un concept album denso e mistico, ispirato al dramma di Eschilo “Prometeo incatenato”.

Sarà il Brembeat’n’roll a chiudere la festa con la solita sfacciata e sfrontata allegria che caratterizza la serata più goliardica di Libera. Il Brembeat è arrivato oramai alla ottava edizione grazie soprattutto all’inestimabile collaborazione che Libera la Festa ha da sempre con Otis Tour e Radio Bam! Il Brembeat’n’roll è la serata internazionale di Libera la Festa e vedrà sul palco:

I Tough nascono nel 2007 quando Chris e Miccetta membri degli Stinking Polecats, una delle band pop-punkrock più conosciute in Europa, decidono di unirsi di nuovo. Dagli albori ad oggi lo stile è inconfondibile: un punk rock rude come quello dei Ramones.

Sul palco principale saliranno poi i Los Chicos band dall’anima country punk soul gospel direttamente dalla Spagna. Promettono un live energico e divertente, voi siete pronti a dar fuoco alle scarpe, perchè se i Los Chicos sono in città, non smetterete di ballare.

Chiudono sul main stage i mitici Surfin’ Lungs che a distanza di un anno tornano a trovarci direttamente da Brighton, Inghilterra. Le loro prime uscite risalgono al 1985 ma il loro lavoro più importante lo pubblicheranno solo nel 1996 per l’etichetta spagnola No Tomorrow Recors. I Surfin’ Lungs si sono affermati come una delle più importanti band surf\rock’n’roll a livello europeo e mondiale.

Sul secondo palco ritornano dopo l’incredibile assenza della scorsa edizione la band più amata dallo staff di Libera la Festa, i mitici The Midnight Kings. La band vi porterà indietro nel tempo, a cavallo tra i ’50 e i ’60 con il loro rhythm’n’blues travolgente, chiome impomatate e culi frenetici.

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