Mostra a Palazzolo del ceramista Marco Pedrali

«Terra nullius» è il titolo della personale che espone in questi giorni a Palazzolo il ceramista Marco Pedrali con opere che invitano a riflettere seriamente sulla realtà e sulla presenza della «terra» sulla quale poggiamo i nostri piedi, fabbrichiamo le nostre case, concentriamo l’attenzione della nostra stessa vita.Nato a Palazzolo nel 1957, Marco Pedrali si è diplomato presso il nostro liceo artistico, collaborando in seguito con il Gruppo archeologico; quindi ad Urbino ha frequentato il Corso internazionale di grafica specializzandosi nelle tecniche calcografiche e, poi, approfondendo lo studio della ceramica, partecipando a corsi tecnico-artistici. La «terra», cioè la creta che egli da sempre ha preso a plasmare, è divenuta mezzo per salire dal materiale allo spirituale, vale a dire a concettualità che coinvolgono lo spirito dell’uomo, la sua intelligenza, il suo modo di pensare. Da qui le sue opere che non si fermano ad immagini figurative, persone, oggetti e «cose», ma che diventano «idea», espressione di «qualcosa» che ci tocca nell’intimo e che ci inducono a meditare.

Una qualsivoglia «rappresentazione» che Marco Pedrali offre all’osservatore ha come unico scopo quello di riportare l’uomo alla sua antica e primordiale origine, alla terra da cui è stato tratto ma che dalla terra assume alimento e forza, per cui tutto è bellezza estetica sì, ma soprattutto è «mistero»: è il mistero della vita con le varianti dell’esistenza che non è uguale per tutti e nemmeno simile per nessuno, ma che, però, è gioia e felicità per tutti. Il dolore e la sofferenza non mancano nell’arco della vita di un uomo, ma le ceramiche di Marco Pedrali infondono serenità e ottimismo. Sarà il biancore della ceramica, sarà l’eleganza delle forme, sarà una semplice oggettualità elevata a simbolo, ma l’intera interpretazione che l’artista è qui capace di esprimere è sicuramente un messaggio che va a toccare la sensibilità spirituale dell’uomo perché egli possa comprendere che di terra è «fatto» sì, ma che questa terra è vivificata dalla sua stessa anima che gli permette tanto e tanto di sognare e di amare.

Durata della mostra

fino al 20 novembre

Orari: da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Dove

Galleria «La Roggia», via Torre del Popolo 11 - PalazzoloLino Lazzari

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