Pieraristide Soregaroli, personale a Cremona

Espone in questi giorni una sua personale a Cremona il pittore Pieraristide Soregaroli, medico chirurgo e primario del reparto Oculistica dell’ospedale di Seriate. Con la seria professionalità che gli è tipica nel campo della medicina, Pieraristide Soregaroli abbina la sua «passione» per la pittura quale esperto conoscitore delle discipline artistiche di tempi passati e recenti, in particolare quella dell’arte figurativa.

Nelle sue opere si coglie tutta intera la personalità di Pieraristide Soregaroli il quale, nello specifico campo della pittura, sa trasmettere una intensa emotività basata su concettualità ben precise ed espresse sulla tela con profonda cognizione di causa. I suoi dipinti, infatti, esulano completamente da un tradizionale figurativo e si soffermano, con espliciti riferimenti, alla realizzazione di uno stilema informale che sa d’astrattismo metafisico. Non sfugge a nessun osservatore delle sue opere l’intento che Pieraristide Soregaroli intende perseguire. Il suo «mondo» è quello prettamente spirituale, vale a dire, una realtà invisibile per se stessa ma dall’artista resa immagine visiva attraverso riferimenti a carattere esclusivamente psicologico. È qui che riusciamo ad evidenziare quell’astrattismo metafisico cui abbiamo accennato. Per entrare nell’intimo dell’animo umano è necessario «uscire» dalla descrittività pura e semplice, allo scopo di giungere ad una precisa idea da manifestare, mentre per dare all’immagine raffigurata l’indiscutibile valore dell’universalità si richiede che l’artista si serva dell’apporto della metafisica. La quale, in pittura è il compendio di ogni realtà che sfugge alla limitazione del tempo per abbracciare ogni tempo. È quanto riesce a fare con i suoi dipinti Pieraristide Soregaroli. E, a nostro avviso, l’opera «Chiacchierando con De Chirico» ha qui una sua precisa rilevanza.
Si spiegano così i volti indecifrabili di Pieraristide Soregaroli, volti che rappresentano concettualmente il volto di qualsiasi uomo di ogni epoca e di ogni nazionalità; quelle «barriere», se così possiamo definirle, che non hanno spazio ma dietro le quali l’uomo rimane prigioniero con l’incognita del cammino da seguire e con il perenne interrogativo «dove andiamo?». Ma vi sono pure altri aspetti della vita dell’uomo, quali il diletto di una cena, di un concerto di violini o di pianoforte, di una gara in barca e così via.
Sul piano estetico ammiriamo nelle opere di Pieraristide Soregaroli la purezza del colore e l’incisività del segno, caratteristiche preziose per ottenere una pittura frutto di ragionamento, di esercizio, di serietà, nel contesto di una espressione poetica che è per davvero la caratteristica della personalità artistica e inconfondibile di Pieraristide Soregaroli.

Durata della mostra
fino al 20 maggio
Orari
tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12, dalle 17 alle 10, e dalle 21 alle 22
Dove
Sala espositiva Palazzo Cattaneo - Cremona

(15/05/2006)Lino Lazzari

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