Quando arte è comunicare Le mostre in città nel mese di marzo

Il giovane Roberto Cuoghi, artista che vive e lavora a Milano, propone fino al 31 marzo nello spazio «Eldorado» della Gamec, un progetto inedito dal titolo «Foolish Things» (sciocchezze).

Si tratta di tre lavori che corrono sul filo sottile che divide inquietudine e ironia, realtà individuale e apparenza collettiva. Se nel padiglione di vetro del bookshop della Gamec un fitto boschetto improvvisamente si anima, scosso da tremiti misteriosi, nelle sale interne sono ospitati «Friendly Neighbourhood», serie di ritratti di ispirazione pop dedicati agli aspetti meno noti della biografia di Andy Warhol, e la video proiezione "Foolish Things", dove, sulle note della nota canzone d’amore degli anni ’30, il sole continuamente sorge e tramonta all’orizzonte di una spiaggia che ha il sapore della favola.

E’ invece una panoramica vivace sulle tecniche e i linguaggi espressivi privilegiati dai giovani studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti, la mostra «Prima Comunicazione», aperta fino al 7 marzo nella nuova sede della Scuola di via S. Alessandro 47. La collettiva degli allievi dell’Accademia è un vero e proprio caleidoscopio dove convivono video, fotografie, installazioni e dipinti che interpretano contraddizioni, quotidianità e sentimenti della vita contemporanea: mondi virtuali e percorsi di luce , lavori minimali e introspezione psicologica, ironia e universi futuribili. E anche quando il media è il più tradizionale, come la pittura e la scultura, è declinato in maniera assolutamente nuova e sorprendente.

Giovanni Davì e Stefano Davì espongono insieme , al Circolo Culturale «Luigi Minardi» (Borgo S. Caterina 62), fino al 9 marzo. A confronto le opere grafiche del padre, Giovanni, dove pochi tocchi e la sensualità di rapide linee sono sufficienti a suggerire la poesia di ritratti e nature morte, e i lavori del figlio, Stefano, labirintici percorsi nella geometrie condotte attraverso pastelli, gessetti e collage.

(27/02/2003)