Serenella Oprandi in mostra a Dalmine

Si è aperta in questi giorni la mostra di acquerelli di Serenella Oprandi.

Una pittura di immagine, atmosfera e colore percorsa dalla spontaneità e dall’emozione: la tavolozza di Serenella Oprandi s’infiltra nella vegetazione, scava negli anfratti delle foglie, coglie le vibrazioni dei rami e segue le orme del sentimento.

Nei suoi acquerelli il colore crea un’atmosfera lieve e muta continuamente fino a diventare un’apertura di poesia. Una quarantina di opere illustrano «Le stagioni come stato d’animo» che danno il titolo alla mostra promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Dalmine e ospitata nella sala congressi di viale Betelli fino al 19 gennaio (da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,30; sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30).

Macchie di colore screziate di luce danno corpo ora a foglie al vento come fonte dei conflitti dell’anima (primavera) ora al girasole sciolto dal calore del sole (estate). Il colore si condensa in un bosco pacatamente romantico, indugia su dolcezze malinconiche e raffinate introspezioni: il tempo si ferma e il silenzio aleggia sull’autunno dipinto con coaguli di colore capace di rendere un mondo rurale incontaminato, percorso da risonanze inquiete e misteriose. Infine, l’inverno che, nel racconto poetico di Serenella Oprandi, prende la forma di «rami immobili, protetti dal ghiaccio, in attesa della bella stagione».

Nella sua immobilità la stagione fredda risuona di vibrazioni profonde: il colore traduce l’intimità lirica dell’autrice e la realtà si arricchisce di valenze emotive svelando il significato profondo del mutare delle stagioni. Avvolte da onde cangianti di colore, le immagini reali della natura toccano le corde della nostalgie e diventano stati d’animo.

Serenella Oprandi nasce a Rovetta (Bg) nel 1950. All’età di 15 anni si trasferisce con la famiglia a Bergamo, dove tuttora risiede e lavora. Figlia d’arte, ha affinato le sue doti di acquarellista affermando una tendenza coloristica personale. Si allontana progressivamente dal disegno per approdare all’uso istintivo del colore attraverso lo studio delle sfumature cromatiche proprie dell’acquerello. Nel corso degli anni arrivano anche i riconoscimenti di pubblico e di critica. Ha esposto in mostre personali e collettive ottenendo diversi riconoscimenti in premi nazionali.

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