Simone Paciello, star di Youtube
e il suo libro a «Le due Torri»

Appuntamento domenica dalle 15,30 per incontrare i fans e firmare copie del suo libro

«Penso ma non penso» è il suo bambino, come lo definisce nel video di presentazione. Ed è orgoglioso di presentarlo al pubblico perché «è un libro che fa riflettere ridendo». Simone Paciello, per chi non lo conoscesse, è un fenomeno dell’era 2.0. E’ un ragazzo che, attraverso la rete, è riuscito a crearsi un seguito di centinaia di migliaia di followers, si è inventato una professione che lo diverte e che lo appassiona. Simone, conosciuto in rete come Awed, sul suo canale YouTube ha realizzato moltissimi video seguendo il format del «commentary». In pratica prende un video trash pubblicato in rete e lo commenta a spezzoni, con sovrascritte, voci camuffate, e le sue reazioni che sono sempre esilaranti. Simone sarà a «Le Due Torri shopping center» di Stezzano domenica 5 febbraio, a partire dalle 15.30, per firmare le copie del suo libro e per scattare fotografie insieme ai suoi fans.

«Penso ma non penso», edito da Mondadori, è uscito in libreria lo scorso 24 gennaio. «È’ un libro che fa ridere, ma fa anche pensare, trasmette positività», spiega Simone. Attenzione, non è un’autobiografia, come sottolinea lo stesso autore: «Ho solo 20 anni e spero che questo non sia tutto ciò che farò nella vita». Paciello ha scelto di scrivere un libro «perché ho qualcosa da dire, mi piacerebbe fare spettacoli dal vivo. Sono un intrattenitore che ha avuto un’opportunità in più per esprimere la propria comicità».

Sono diversi i capitoli del libro dello YouTuber, e toccano vari argomenti: amore, ragazzi e ragazze, il suo rapporto con i bambini, il suo punto di vista sul mondo. «Ma non vi offendete – precisa -, perché ciò che scrivo lo penso ma non lo penso davvero». In coda al libro ci sono delle pagine bianche: «Qui sono i lettori che devono scrivere cosa pensano ma non pensano, e mi piacerebbe poi leggere quelle pagine».

Simone Paciello (con la i, come raccomanda sempre) è nato a Napoli nel luglio del 1996. Appassionato di video fin da piccolo, nel dicembre 2012 decide di aprire un canale YouTube insieme a quattro suoi compagni di classe. Il primo tentativo ha poca fortuna, così il canale chiude e Simone ne apre un secondo insieme ad un amico. Per qualche mese postano video, che però non ricevono molte visualizzazioni, così anche questo secondo tentativo va a vuoto. Ci riprova una terza volta, una quarta, sempre con nuovi amici, ma nemmeno in queste occasioni riesce a trovare una formula giusta. Decide così di fare una pausa di riflessione e, nel 2014, ritenta un’ultima volta, da solo. Il suo progetto stenta a decollare come i precedenti, così prova a promuovere il suo canale attraverso Facebook e i social network. Posta i suoi video commentary sul suo profilo privato, i filmati vengono condivisi, piacciono e questo gli procura visibilità e gli offre la possibilità di promuovere il suo canale YouTube, che comincia a decollare. Nel 2016 è uno dei protagonisti delle due stagioni della serie tv #socialface in onda su SkyUno. Nel dicembre 2016 è protagonista del film di Massimo Boldi «Un Natale al Sud».

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