«The Sound of Silence»
Il mito compie 50 anni - Video

«Hello darkness my old friend ...». Uno degli incipit di canzone più belli e famosi della storia della musica popolare. «The Sound of Silence» compie 50 anni, proprio mentre Art Garfunkel parla della possibilità dell’ennesima reunion con Paul Simon, un rapporto fin dall’inizio conflittuale che è da tempo una saga.

«The Sound of Silence» è un super classico, entrato per sempre nell’immaginario collettivo grazie a «Il Laureato», il film con Dustin Hoffman sedotto dalla signora Robinson-Anne Bancrot, la madre della ragazza che ama e con cui fugge in autobus, mandandone a monte il matrimonio proprio sulle note del brano di Simon & Garfunkel. Nonostante entrambi abbiano negato i riferimenti alla politica, il testo di «The Sound of Silence» è stato percepito come una metafora del trauma vissuto dopo l’omicidio Kennedy.

Non è un caso che Emilio Estevez l’abbia utilizzata in «Bobby», un film che parla dell’assassinio di Robert Kennedy e Zack Snyder l’abbia scelta in «Watchmen» per accompagnare i funerali del Comico, il personaggio che uccide John Fitzgerald Kennedy. Ad accrescerne l’enorme significato simbolico ha contribuito proprio Paul Simon, che l’ha cantata, da solo con la chitarra acustica, al Ground Zero Memorial nel 10mo anniversario dell’11 settembre. Sembra incredibile ma «The Sound of Silence» è diventata quello che è oggi a insaputa di Simon & Garfunkel.

Il pezzo si intitolava «The Sounds of Silence» ed era stato pubblicato, in versione acustica, sull’album del debutto di Simon & Garfunkel, «Wednesday Morning 3 A.M.». Inaugurando una storia infinita di liti e riconciliazioni, il duo si sciolse, subito l’uscita del disco. Simon la inserì, sempre in versione acustica, nel suo primo album solista e se ne andò in Inghilterra. Tom Wilson, produttore di Simon & Garfunkel che stava lavorando con Dylan per le session di «Highway 61 Revisited», scoprì che il pezzo veniva passato in alcune radio di Boston e della Florida. Così decise di aggiungere alla traccia originale basso, chitarra e batteria suonati dagli stessi musicisti che avevano registrato «Like a Rolling Stone». Risultato: pubblicata nel settembre del 1965 «The Sound of Silence» entrò subito in classifica e il giorno di Capodanno del 1966 arrivò al numero uno, conquistando le hit parade di vari Paesi, Inghilterra e Giappone compresi. È cominciata così la nuova storia di un brano che è ormai il suono del mito.

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