Torna il palo della cuccagna a Bergamo
Piazza Pontida, domenica gara a squadre

Ottantanove anni dopo il suo debutto in piazza Pontida il palo della cuccagna tornerà ad animare quello spazio. Domenica, grazie alla dedizione del Ducato di piazza Pontida, l’evento verrà riproposto facendo riaffiorare una tradizione cara ai bergamaschi.

Non è difficile, infatti, immaginare i propri nonni o i propri genitori arrampicarsi su quel palo nel tentativo di raggiungere il cibo in palio. E anche al di fuori della città, erano molti i paesi in cui questa tradizione era diffusa durante le feste con l’obiettivo di radunare e far divertire i cittadini. A salire sul palo questa domenica saranno dei professionisti. A partire dalle 15 i cinque campioni d’Italia in carica, «Gli acrobati della cuccagna - Fonti di Prealpi» di Almè si esibiranno per il pubblico. I campioni giocheranno in casa e gli sfidanti non mancheranno. Contro i bergamaschi scenderà in campo il gruppo «Sugaman» di Cento, in provincia di Ferrara, e la squadra delle «Iene» di Oleggio in provincia di Novara. Sarà una sfida all’ultima arrampicata che premierà la squadra con più agilità, furbizia e spirito di collaborazione. Tra una salita e l’altra, nei momenti di pausa il pubblico potrà godersi le acrobazie del gruppo «Le Spippole» di Cento, costituto solamente da donne. Al termine della giornata saranno premiati i vincitori, coloro che saranno riusciti a sconfiggere l’altezza e la viscosità del palo della Cuccagna.

La sfida che ha animato tante piazze italiane divertendo altrettante generazioni fa il suo ritorno in piazza Pontida per una domenica alternativa. Il divertimento di un tempo torna ad essere protagonista dopo oltre mezzo secolo di assenza. Un’occasione importante non solo per la competizione in cui si è chiamati a fare il tifo per i campioni bergamaschi, ma anche per dimostrare l’affetto nei confronti di una tradizione che non muore e si mantiene viva. Il palo della cuccagna è un gioco popolare, ma rappresenta anche un piccolo pezzo di storia di cui i nostri genitori e i nostri nonni sono stati partecipi.

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