Trevisan esce e presenta il suo disco
Sabato sera sul palco dell’Edoné - Video

«Questa sera non esco», ma sabato sera Trevisan farà un’eccezione. Stavolta non può starsene in casa, perché all’Edoné presenterà «Questa sera non esco», appunto, il suo album d’esordio.

Detta così potrebbe sembrare che il cantante bergamasco sia un giovane di belle speranze. Invece Trevisan conosce il palco come se fosse casa sua. Ne ha calcati migliaia in vent’anni passati tra punk, alt-rock e folk. Solo dal 2011 ha deciso di mettersi in gioco da solo, in italiano, cantando dei singoli tasselli che compongono una giornata e che, in fondo, non sono nulla di speciale ma sono la nostra vita. «Questa Sera Non Esco» è un viaggio minimo al netto di madeleine ed epifanie, un viaggio semplice e per questo tremendamente reale. Come andare al bar, bere qualche calice di troppo, puntare al totocalcio oppure non farlo, scorrere il newsfeed di Facebook, innamorarsi, perché almeno è un bel gioco. Come suonare per passare oltre a lei che si sposerà e farà un figlio, sì, ma con un altro, e che non ha pianto nessuna lacrima quando è arrivato il momento di separarsi.

Tutte le informazioni sulla data di presentazione del disco

Le radici di Matteo sono genuine ed evidenti, da Bob Dylan a Nick Cave, ma ancora di più Tom Waits che non a caso dà il nome alla penultima delle 9 canzoni del disco. E il cerchio non si chiude qui, passando attraverso riferimenti come Joe Strummer e Tim Armstrong, reinventando e stravolgendo, dissolvendo “Questa Sera Non Esco” con la cover acustica di “Olympia WA.” dei Rancid.

Trevisan sa essere profondo e sa scherzare sulle cose, prendendole con leggerezza anche se fanno male. Ci dice che non è un essere eccezionale, che “la notte vado a lavorare e canto le canzoni che mio padre mi ha fatto amare”, come racconta in ’Giuliana’, che raccoglie tutta la migliore tradizione cantautoriale italiana e la fa esplodere nel più liberatorio dei “lalalala”.

L’anima romantica non la perde mai, ma senza essere sdolcinato, che tutto parte dal punk-rock e al rock ritorna.

L’abilità vera è quella di accorpare più ispirazioni e trasformarle in qualcosa di diverso. Trevisan riprende tutto per declinarlo a modo suo, scioglie gli elementi d’oltremanica e d’oltreoceano e li ricompone con la sua penna in una personalità che è quella di un solido cantautore italiano, nelle curve dolci come negli spigoli che ogni canzone nasconde. Perché se a quarant’anni si riescono ad apprezzare maggiormente le piccole cose, saperle descrivere al meglio non è un dono da tutti.

Oltre a Matteo e alla sua chitarra dal vivo l’album verrà suonato da una band che pesca tra i recenti highlights dell’indie bergamasco: Alessandro Rossi alle chitarre elettriche (Verbal), Sebastiano Ruggeri alle percussioni (Verbal, Pulsar Ensemble) e Maurizio Bonfanti al basso (Il Garage Ermetico).

A precedere il live di Trevisan saranno gli Hillbilly Heroin dell’amico e compagno di palco Michele Dal Lago, come sempre latori di scorribande country tra depressione industriale americana e d educazione sentimentale del popolo a stelle e strisce.

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