Un parco letterario per Manzoni
Il primo in Lombardia, lungo l’Adda

Nata dal desiderio del Parco dell’Adda di valorizzare la figura dello scrittore che in questi luoghi è cresciuto, ha vissuto e lasciato un segno tangibile nelle sue opere.

È stato presentato martedì 24 maggio nell’ambito del 3° International Parks Festival di Trezzo d’Adda, il Parco Letterario Alessandro Manzoni e Parco Adda Nord. Promotore dell’iniziativa è Giuseppe Petruzzo del Parco Adda Nord che, insieme al presidente Agostino Agostinelli ha firmato la Convenzione che dà il via all’iniziativa e raccolto documentazioni e materiali necessari a presentare la domanda.

Il Parco dell’Adda è la 21ª area appartenente alla rete dei parchi letterari, la prima della Lombardia, ed è nata dal desiderio del Parco dell’Adda di valorizzare la figura di Alessandro Manzoni che, in questi luoghi, è cresciuto, ha vissuto e ha lasciato un segno tangibile nelle sue opere. Anche nei «Promessi sposi», il capolavoro dell’autore, si parla di Pescarenico, Varenzago, Cassano, Canonica, del fiume Adda. Senza contare i luoghi dove ha vissuto: Manzoni, che è nato a Milano, è però cresciuto a Lecco, è stato allattato a Galbiate, ha studiato a Merate e ha vissuto anche a Trezzo. Inoltre ha sposato Elisabetta Blondel di Casirate. Tutti luoghi del Parco e grazie ai quali «I Parchi letterari» hanno accolto la richiesta.

«I Parchi letterari - spiega il presidente italiano Stanislao de Marsanich - sono itinerari attraverso luoghi di vita e di ispirazione dei grandi autori. Puntano alla valorizzazione sia dell’autore che del territorio dove è passato e ha lasciato traccia. Servono a creare indotto economico e fruizione. Sono, soprattutto quando gestiti con entusiasmo viste le poche risorse disponibili, importantissimi per far vivere in modo semplice e accattivante anche per i giovani, la letteratura attraverso il territorio».

«Ora potremo fregiarci di questo qualificante logo - dice entusiasta Giuseppe Petruzzo - ma non basta. Abbiamo già grandi idee di crescita per questa nuova realtà, come aprire l’archivio storico di Casirate donato da monsignor Rota al Comune e creare il baratto libero del libro in collaborazione con le biblioteche del territorio. E se avremo qualche risorsa, faremo anche un percorso letterario con i passi fondamentali dei Promessi Sposi all’interno del Parco. Anche per riavvicinare i giovani a questa difficile ma fondamentale opera della nostra letteratura”.

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