Piange il telefono, e tanto...
Microsoft taglia 7.800 posti

Il colosso di Redmond lascia a casa molti dipendenti, prevalentemente nel settore della telefonia.

Dopo le indiscrezioni riportate dal New York Times arriva la conferma. Microsoft ristrutturerà le attività hardware per la telefonia per meglio «allineare le risorse» e, per fare questo, taglierà fino a 7.800 posti di lavoro, soprattutto nella divisione telefonia. Come si legge in una nota del colosso tecnologico guidato da Satya Nadella, Microsoft prevede di registrare svalutazioni per circa 7,6 miliardi di dollari associate all’acquisizione di Nokia Devices and Services e oneri legati alla ristrutturazione per ulteriori 750-850 milioni di dollari.

Una parte degli oneri saranno iscritti a bilancio nel quarto trimestre fiscale 2015, ma secondo le previsioni della società non avranno un impatto sul flusso di cassa derivato dalle attività in essere. I nuovi tagli si vanno ad aggiungere ai 18.000 annunciati l’anno scorso. Attualmente Microsoft conta oltre 118.000 dipendenti a livello globale. Da mesi i vertici della società pensano a modi per ridurre i costi. A giugno, in una email ai dipendenti, Nadella aveva avvisato che sarebbe stato necessario «fare scelte difficili in aree dove le cose non stanno funzionando e risolvere problemi in modo da aumentare il customer value». Come si legge nella nota, la società punta ad allineare meglio le attività con le priorità del gruppo, considerando i recenti cambi di leadership, i recenti piani per trasferire alcuni asset a Uber e la progressiva migrazione verso le attivitàdi display advertising. «Nel breve termine, avremo un portafoglio sulla telefonia più efficace e mirato, ma manterremo capacità necessarie per reinventare la mobilità nel lungo periodo», ha detto Nadella.

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