Un cimitero per Fido, cosa ne pensi?
La proposta arriva da Torre Boldone

Un angolo del cimitero dedicato agli amici a quattro zampe. È l’inusuale richiesta avanzata dal consigliere di minoranza Giuseppe Rampolla (Centrodestra per Torre) durante l’approvazione delle modifiche al piano cimiteriale e regolamento di polizia mortuaria.

Rampolla (noto amico degli animali, tanto che, da candidato sindaco, sui manifesti elettorali si fece fotografare con il suo setter irlandese) chiede anche di far entrare Fido al cimitero da vivo, se tenuto al guinzaglio: «Gli animali fanno parte della famiglia, nei momenti di lutto è giusto che possano esserci – argomenta il consigliere -. Credo sia altrettanto giusto prevedere una zona del cimitero per poterli seppellire una volta cremati, un gesto di umanità per degli amici che ci hanno seguito nella nostra vita». Dall’assessore di riferimento Nicola Gherardi c’è tutta la disponibilità, «verifico con Asl e con la maggioranza», risponde. Il sindaco Claudio Sessa non ha preclusioni, ma fa notare che «si dovrà valutare bene l’ingresso dei cani, purtroppo la gente è incivile e come lascia sporche le strade lo potrebbe fare anche al cimitero».

Oltre a questa possibilità riservata ai cani (ancora da verificare), il Consiglio comunale ha approvato una serie di modifiche, come la previsione di una nuova urna cineraria comune che verrà realizzata nella cappella comunale Zoia: «Ne esiste una ma non è mai stata utilizzata perché quando i cittadini la vedono, vista la posizione, a terra e all’aperto, cambiano idea – spiega l’assessore Gherardi -. La nuova collocazione è invece dignitosa». Il nuovo regolamento consente il riavvicinamento di tre urne cinerarie (invece che due) per parenti o conviventi, «andiamo incontro alle nuove esigenze, le richieste di sepoltura sono sempre meno, mentre aumentano quelle per le urne cinerarie, che rappresentano circa il 70%», spiega Gherardi. Confermata la concessione gratuita alla parrocchia della cappella usata per accogliere le spoglie degli ecclesiastici del paese (con interventi di manutenzione sostenuti dalla parrocchia).

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