La magia delle parole
per scacciare le paure

La vera magia è quella delle parole: una storia ben raccontata può allontanare le paure, medicare ferite, tenere allenati i muscoli della fantasia.

È il filo conduttore del ricco filone del fantasy italiano, vicino a temi di attualità e con un sottile sottofondo ecologista. «Petrademone. Il libro delle porte» (Mondadori) è il primo romanzo di Manlio Castagna, sceneggiatore, regista e vicedirettore del Giffoni Film Festival. La protagonista Frida si reca a Petrademone, la tenuta degli zii, dopo aver perso in un incidente entrambi i genitori. Cerca di superare il dolore e pian piano trova nuovi amici. Con loro indaga su fatti bizzarri, come la scomparsa di tutti i cani della zona, e scopre un misterioso mondo parallelo. Storia di formazione avvincente, con personaggi credibili. Il libro è autoconclusivo, ma è anche il primo capitolo di una trilogia. Moony Witcher (pseudonimo di Roberta Rizzo) dopo il successo della serie di «Nina, la bambina della sesta luna» torna in questi giorni in libreria con «Il lungo viaggio di Garry Hop» (Giunti). Anche in questo caso il protagonista Garry si trova in una situazione difficile: ha perso il padre e deve affrontare la malattia della madre. Per salvarla deve andare su un’isola proibita, al centro della guerra tra due popoli. Un romanzo d’avventura che lancia un messaggio di pace, con l’invito a valorizzare i talenti e le diversità di ciascuno. È infine un fantasy dalle ambientazioni mediterranee «Ronac & Raila» (Piemme) del napoletano Simone Laudiero. In arrivo anche «Le mura di Cartavel», secondo volume della saga, che riprende in versione italica le atmosfere di «Games of Thrones».

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