Attenzione
al melanoma

Il 27 maggio è stato dedicato, a livello internazionale (dalle varie società di Dermatologia, per l'Italia la SIDeMaSt, Società Italiana di Dermatologia e Malattie a trasmissione sessuale), alla campagna di prevenzione dei tumori della pelle, in particolare del melanoma, tumore che deriva dalle cellule melanocitarie, presenti nella pelle e che producono quando ci si espone al sole la melanina, la sostanza che ci fa abbronzare.

Perché la necessità di organizzare anche per l'anno in corso questa campagna? Perché mal grado la pelle sia l'organo del nostro corpo più esposto alla visione, ognuno di noi la può vedere senza particolari indagini, ancora si sottovaluta il problema e si trascurano segni che potrebbero essere molto importanti per una diagnosi precoce del tumore, che è in aumento in tutti i paesi occidentali con picchi soprattutto in Australia, USA e Nord-Europa e che rimane il tumore più aggressivo tra tutti i tumori della pelle.

In Italia si stima un aumento progressivo annuo dal 3 al 7%, valori superiori a qualsiasi altro tumore, con la sola eccezione per il cancro al polmone nelle donne. Secondo il rapporto AIRTUM 2011 dell'Associazione Italiana Registro Tumori si registrano annualmente 14,3 nuovi casi di melanoma ogni 100000 per gli uomini, mentre per le donne 13,6 casi. Secondo i dati ISTAT del 2006 il melanoma cutaneo ha causato 943 decessi all'anno nella popolazione maschile e 635 in quella femminile. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è pari all'81% ed è fortemente influenzato dallo stadio di avanzamento del Melanoma; per questa ragione è fondamentale la diagnosi precoce che prevede, per le persone a rischio, una visita di controllo dal dermatologo almeno una volta all'anno e ogni qualvolta si noti un nevo che cambia di colore, forma o dimensione oppure ne compaia uno nuovo in età adulta.

Ma come bisogna comportarsi? Chi deve più preoccuparsi? La persona che ha un numero di nei elevato, di una certa dimensione e una pelle chiara accompagnata dai capelli biondi o rossi. In oltre è importante che si sottopongano ad uno screening periodico i soggetti che hanno avuto un caso di melanoma in famiglia, in particolare un parente di primo grado, e chi ha riportato ustioni solari nella prima infanzia.

A che età ci si deve controllare? Visto che l'incidenza di questi tumori è più alta nell'adulto, a parte rare eccezioni, come la presenza di nevi particolarmente grandi, denominati “giganti”, non serve sottoporre a visita i bambini o gli adolescenti, nei quali i nei devono ancora crescere e aumentare anche di numero secondo lo sviluppo fisiologico dell'organismo, ma le persone giovani e adulte e chi ha notato un cambiamento repentino di un neo preesistente o la comparsa di un neo ex-novo, che prima non c'era.

Come si manifesta questo tumore? In genere ha l'aspetto di un nodulo nerastro o di una macchia irregolare con più varianti di colore, dal marrone chiaro al nero. Per facilitare la sua diagnosi sospetta si è creato “l'A-B-C-D-E” del melanoma, ove per A si indica l'aumento repentino di un neo, con B, i bordi irregolari, con C il colore, policromo, e con D dimensioni, in genere superiori ai 7 mm, con E, evoluzione, nel senso di comparsa rapida, e anche età, in genere uguale o superiore ai 18-20 anni, a sottolineare quanto già detto prima, e cioè che nei bambini una crescita non deve essere ritenuta sospetta. Le sedi più facilmente colpite sono nell'uomo il dorso e nelle donne le gambe.

Chi ha un numero elevato di nei è più a rischio di sviluppare questo tumore rispetto a una persona che ne ha pochi e dato che una esposizione solare intensa nella prima infanzia accompagnata da una storia di ustioni solari favoriscono l'insorgenza degli stessi, bisogna fare azione sui bambini e gli adolescenti perché non si scottino con l'esposizione al sole e non rimangano delle giornate intere sotto lo stesso. Anche l'esporsi alle Lampade UV nell'età adulta è dannoso ed è già stato dimostrato per la donna che esegue le lampade un rischio aumentato per l'insorgenza dei tumori cutanei.

Quest'anno la campagna è stata dedicata interamente alla consulenza da parte di specialisti dermatologi: lunedì 27 maggio si è potuto chiamare da tutta Italia il numero verde 800591309 per essere messi in contatto con il centro dermatologico più vicino, dove uno specialista risponderà a tutte le domande fornendo le informazioni necessarie per una corretta prevenzione e una diagnosi precoce del melanoma e degli altri tumori cutanei non-melanoma. Per la provincia di Bergamo ha partecipato a questa attività la dott.ssa Di Landro Anna , che ha aderito a questa attività di volontariato in quanto dopo una vita lavorativa passata a fare queste visite di screening negli ambulatori pubblici degli ospedali di Bergamo e Treviglio , le è sembrato naturale dedicare alcune ore a questa iniziativa, nella speranza di poter favorire delle diagnosi di tumore in fase ancora precoce, cosa che può salvare delle vite umane.

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