L’Alzheimer durante le festività
Cosa la famiglia può fare

Il lungo periodo di feste che da Natale si spinge fino all’Epifania quest’anno è stato e sarà vissute in maniera diversa, come è stato diverso tutto il 2020 a causa della pandemia, soprattutto per le persone più fragili come le persone con Malattia di Alzheimer per le quali la Società Italiana di Neurologia fa il punto su come affrontare questi giorni di vacanza alla luce delle precauzioni di sicurezza indicate dal Governo.

«Ci sono alcune indicazioni nell’ultimo Dpcm – afferma la prof.ssa Amalia Bruni, presidente SINdem (Società Italiana di Neurologia per le Demenze) - che corrispondono alle necessità dei pazienti con la malattia di Alzheimer: il divieto di festeggiare con molte persone a favore di visite al massimo di un paio di persone a volta, ad esempio, è funzionale per evitare il caos e il trambusto dei festeggiamenti natalizi che generalmente stressano il paziente e amplificano lo stato di incertezza e confusione che spesso domina le fasi intermedie ed avanzate di malattia. Così come il divieto di circolazione dopo le ore 22 favorirà maggiori occasioni di incontro a pranzo rispetto all’ora di cena, senza aggravare quindi il frequente stato di agitazione che caratterizza i pazienti verso le ore serali (sindrome del tramonto)».

Sicuramente la possibilità di praticare attività motoria o di far visita una volta al giorno ad amici o parenti permetterà ai pazienti di uscire di casa per distrarsi e quindi, nei momenti di maggior difficoltà, di ridurre l’ansia. «In queste giornate di festa la routine varia inevitabilmente – commenta il prof. Gioacchino Tedeschi, presidente della Società Italiana di Neurologia - ed è quindi importante coinvolgere il paziente già nella fase dei preparativi, in un clima allegro, accogliente e magari preceduto da segnali chiari, quali addobbi e decorazioni che scandiscano l’evento imminente. È importante, inoltre, adeguare l’ambiente in funzione delle necessità delle persone più vulnerabili per far sì che il periodo natalizio diventi un’occasione speciale per tutta la famiglia: attenzione a luci lampeggianti che possono confondere o spaventare una persona con demenza. Anche i regali vanno scelti e adeguati rispetto ai desideri della persona (non dei familiari) e devono essere adatti alla fase di malattia: abbigliamento comodo, audiocassette di musica preferita, video e album fotografici ma anche, per esempio per le donne e se in fase severa, un bambolotto grande e morbido, risveglia l’istinto materno mai sopito».

Nelle molte ore che si trascorrono comunque in casa durante le vacanze natalizie, è importante prevedere passatempo adatti da svolgere tutti insieme: la persona con Alzheimer può trovare conforto nel cantare vecchie canzoni della tradizione o sfogliare album di fotografie di famiglia, raccontare e farsi raccontare. È importante coinvolgerla nell’organizzazione dei preparativi, come incartare i regali, decorare, apparecchiare la tavola, persino cucinare.

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