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Laser amico del sorriso: dal dentista anche per curare l’herpes labiale

Il dott. Andrea Brugali, igienista del Polo odontoiatrico di Gorle dove il laser è già utilizzato anche per sbiancamento e frenulectomia: «La velocità e la semplicità del trattamento fanno la differenza e in due sedute il virus sparisce»

Prurito, bruciore, arrossamento e infine le fastidiose vescicole sulle labbra: chi soffre di herpes labiale conosce bene i sintomi che precedono la sua comparsa su labbra e bocca. Un problema estetico ma non solo: l’herpes simplex è un virus molto noto per i suoi fastifi antiestetici e sebbene sia una problematica comune non deve essere sottovalutato: deficit immunitari, stress, sole, freddo intenso, alterazioni ormonali e altri fattori esterni possono riattivare a ogni stagione il virus latente nel nostro organismo.
Ma niente panico: se creme ed espedienti naturali non funzionano, l’herpes labiale si può curare dal dentista. Può sembrare strano ma se una volta comparsi i primi sintomi si «vola» sulla poltrona del nostro professionista di fiducia il virus può essere debellato fin da subito.

Il laser come alternativa a creme e farmaci

Come? Con il laser a diodi che consente di ottenere risultati in pochi minuti, riducendo il dolore e fermando l’evoluzione dell’herpes come spiega il dott. Andrea Brugali, igienista del Polo odontoiatrico del Centro di Radiologia e Fisioterpia di Gorle: «Tra i tanti usi del laser in odontoiatria quello per la cura dell’herpes labialis è un’ottima alternativa terapeutica ai farmaci e consente di non dover vivere i giorni del decorso con le labbra coperte di pomate bianche, poco pratiche e decisamente poco estetiche. L’azione anti-infiammatoria del laser favorisce infatti la vasodilatazione dei capillari e accelera la rigenerazione dei vasi linfatici aumentando il drenaggio nella zona infiammata. Inoltre, la luce laser stimola il processo di riepitelizzazione sia sulla pelle che in altri tessuti».
L’assenza di invasività, la velocità e la semplicità del trattamento fanno la differenza: «Il trattamento non comporta alcun dolore ed è visibile un miglioramento già dalla prima seduta – prosegue Brugali -. E per guarire completamente e debellare il virus in genere bastano un paio di sedute di dieci minuti, ovviamente a seconda della gravità. E ricordo che il laser funziona non solo nella cura, ma anche nella prevenzione: ai primissimi sintomi, una seduta può essere sufficiente a scongiurare i rischi di comparsa».

Il laser in odontoiatria: dall’igiene orale allo sbiancamento e alla frenulectomia

Non solo herpes: nel mondo dell’odontoiatria esistono varie procedure in cui l’impiego del laser si rivela utile per la sua precisione e per la rapidità di guarigione dei tessuti duri (del dente) e molli (delle mucose).
«Il laser è un ottimo alleato nell’igiene dentale – conferma Brugali -. Una bocca trascurata e tecniche di spazzolamento errate possono infatti portare al ritiro della gengiva con conseguente ipersensibilità dentale dovuta all’esposizione della dentina (lo strato sotto allo smalto). Il fascio di luce del laser, mirato sulla zona del dente interessata, riduce e a volte azzera tale sensibilità ricristallizzando la dentina in modo veloce, sicuro e indolore».
Un altro impiego molto in voga del laser è sicuramente quello per lo sbiancamento dentale: «Una volta applicato sui denti un gel al perossido di idrogeno, il laser attiva il prodotto liberando l’ossigeno presente penetrando nel dente e distruggendo le molecole iperpigmentate, responsabili delle macchie e dell’ingiallimento dei denti – conclude Brugali -. Infine il laser viene utilizzato anche per operazioni di chirurgia, in particolare per la rimozione del frenulo (frenulectomia) in sostituzione del vecchio bisturi. Spesso le persone presentano problemi di malocclusione, postura, deglutizione e pronuncia legati proprio alla presenza di frenuli linguali e labiali: in questi casi l’intervento con il laser consente di rimuoverlo in pochi minuti, con anestesia ma senza tagli».

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