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Primavera, tempo di allergie: i test consigliati per i bambini

Il dott. Clarizia, allergologo e specialista in Pediatria e Neonatologia del Centro Medico M.R. di Gorle dove è attivo un ambulatorio dedicato all’età pediatrica: «Strumenti diversi a seconda dei sintomi per individuare o escludere le possibili cause allergiche»

L’arrivo della primavera non viene accolto con entusiasmo da chi soffre di fastidi legati alle allergie ai pollini. Nei mesi di fioritura delle piante, infatti, la concentrazione pollinica nell’aria è maggiore e i sintomi legati alle allergie nelle persone che ne soffrono aumentano esponenzialmente, bambini compresi.

Come comportarsi? «Seguendo un percorso diagnostico mirato per ogni diversa manifestazione clinica con l’obiettivo di individuare, o escludere, cause allergiche» conferma il dott. Sergio Clarizia, allergologo e specialista in Pediatria e Neonatologia, medico del Centro Medico M.R. di Gorle dove è attivo un ambulatorio dedicato esclusivamente all’età pediatrica (0-18 anni).

Perché è importante effettuare una visita allergologica?

«Perché spesso i sintomi sono di varia natura: fastidio agli occhi, prurito, naso chiuso, arrossamento della pelle, ma anche eruzioni cutanee, sintomi di asma, epistassi e cefalee. L’allergia può quindi interessare diverse parti dell’organismo ed è molto importante che vengano prese in considerazione tutte le possibili diagnosi differenziali in modo da giungere precocemente a un’eventuale diagnosi di malattia allergica».

Perché è importante effettuare una visita allergologica?

«La visita allergologica pediatrica si avvale di diversi strumenti: si comincia con un’anamnesi accurata che consente di delineare un quadro con un esame obiettivo del piccolo paziente. Si valuta poi il test più indiato (prick test/prick by prick/spirometria). Ma non ci si deve limitare alla formulazione di una diagnosi: ci proponiamo di fornire ai genitori tutti gli strumenti necessari a comprendere, prevenire e curare le patologie dei loro figli. Nel caso l’iter diagnostico necessitasse di ulteriori approfondimenti, infatti, si consiglia l’indicazione all’esecuzione di esami ematici, visite specialistiche (otorinolaringoiatrica, dermatologica), esami strumentali (indagini radiologiche, polisonnografia, breath test) prenotabili in Ssn o in libera professione».

I farmaci sono di aiuto?

«Il mio consiglio è di evitare di prendere farmaci solo alla comparsa dei sintomi mentre è importante stabilire con il proprio medico il piano di cura più adeguato e l’iter terapeutico da seguire per aiutare il bambino a stare bene costantemente».

La primavera è alle porte, qualche consiglio?

«Ovviamente, la cosa migliore per chi soffre di allergie sarebbe evitare il contatto con la sostanza allergenica. In molti casi, tuttavia, tra cui le allergie primaverili, non è così semplice, proprio a causa dell’inevitabile dispersione dei pollini nell’aria. Oltre a consultare i bollettini pollinici per conoscere i periodi di fioritura delle piante ci sono altri semplici ma utili accorgimenti, in primis ridurre la permanenza all’aperto nella stagione pollinica, soprattutto nelle giornate secche e ventose. È opportuno anche respirare preferibilmente col naso e non con la bocca, permettendo così all’organismo di depurare l’aria da alcune particelle. In auto è importante anche tenere i finestrini chiusi e preferire il climatizzatore, dotato di filtro antipolline»

Anche l’igiene è fondamentale?

«È consigliato lavare le cavità nasali e detergere palpebre, ciglia e sopracciglia. Farsi la doccia prima di andare a dormire è utile per togliere residui di allergeni rimasti sulla pelle e sui capelli. Anche cambiare spesso i vestiti aiuta».

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