Ivano Parolini, l'arte
che spiazza la moda

Immagini pubblicitarie, legate alla moda e al glamour, che perdono un'identità patinata per acquistare, in senso letterale, smalto introspettivo. È aperta sino al 17 agosto a Rovetta la mostra «Beauties» dell'artista Ivano Parolini.

Immagini pubblicitarie, legate alla moda e al glamour, che perdono un'identità patinata per acquistare, in senso letterale, smalto introspettivo. È aperta sino al prossimo 17 agosto al Centro Museale di Rovetta, in Alta Val Seriana, la mostra «Beauties», che propone le opere dell'artista Ivano Parolini, nativo di Gandino, grazie al coordinamento di Enrico De Pascale.

Diplomatosi all'Accademia Carrara di Bergamo sotto la guida di Marco Cingolani, Parolini ha sviluppato un peculiare stile di lavoro in base al quale ogni dipinto è provocato, stimolato da un'immagine fotografica preesistente, prelevata cioè dal circuito dei mass-media (giornali, riviste, rotocalchi femminili). Su di essa Ivano interviene cancellando e stratificando i colori sino a creare un'immagine del tutto nuova e personale. Il repertorio iconografico privilegiato è quello della fashion photography e delle riviste di moda popolate di giovani modelle, icone dello star-system, attrici, cantanti.

Il glamour delle immagini, il sex-appeal delle modelle è tuttavia negato da una strategia espressiva che «nasconde» nel momento stesso in cui “mostra”. Le fotografie «piratate» sono infatti metodicamente ricoperte, sommerse da strati di materia pittorica che ne sfruttano il tracciato iconico alla stregua di antiche sinopie. Trasfigurate dal colore, steso con gesti rapidi e pennellate sintetiche, le immagini vivono una «seconda vita» generando spazi claustrofobici che moltiplicano la sensazione di isolamento e solitudine. In questa dimensione senza tempo si muove, gesticola, ammicca e si mostra un vasto campionario di tipi femminili, la cui originaria condizione è occultata dalle colate di pittura che trasformano i corpi in manichini, i volti in maschere, gli sguardi in espressioni enigmatiche e mute.

Parolini non è mai banale e attraverso le sue opere dà voce a sentimenti e sensazioni interiori per le quali nell'arte trova risposte e relazioni che costantemente segnano la crescita del suo percorso artistico. Quella di Parolini è una pittura di «secondo grado», una rilettura critica dell'immagine e sull'immagine, secondo un approccio che rigetta ogni idea di autenticità, di una figurazione intesa come trascrizione naturale e diretta della realtà. Negli ultimi mesi Ivano Parolini (www.ivanoparolini.it) ha esposto alla Biennale di Palermo, presentata da Vittorio Sgarbi, alla Fiera Internazionale AFF di Milano, al Museo Magma di Roccamonfina (CE), alla Fiera arte Genova e a Palazzo Nicolci a Noto (SR).

Giambattista Gherardi

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