Buon compleanno Hula HoopCinquant’anni di gioco e colore

Mezzo secolo di storia per uno dei giochi più amati e divertenti. Nemmeno i più popolari videogiochi moderni possono vantare i numeri da record che detiene ancora
l’Hula Hoop, a cinquant’anni dalla sua nascita. Il cerchio di plastica che conquistò nel primo anno di vita cento milioni di clienti entrando in oltre metà delle case americane spegne in questi giorni la cinquantesima candelina. In verità la ricorrenza era stata già ricordata l’anno scorso: il gioco fu inventato da Richard Knerr e Arthur Melin nel 1957 ma distribuito per la prima volta nel 1958.
Un passatempo le cui radici arrivano fino agli antichi egizi e che deve parte del suo nome ad una danza delle Hawaii per via dei movimenti del bacino simili. La fama del gioco è così sopravvissuta ai suoi stessi inventori l’ultimo dei quali, Richard Knerr, è morto all’inizio di quest’anno, sei anni dopo il suo il suo socio.

L’Hula Hoop è diventato l’icona di un’era, tra gli anni ’60 e ’70, tanto che fu bandito dall’allora Unione Sovietica come simbolo del «vuoto culturale» statunitense, a cui il Cremlino preferiva gli scacchi. Un successo che a metà degli anni ’60 rischiò però di mandare in rovina la Wham-O che produceva il gioco: la domanda infatti crollò e l’azienda si riprese solo grazie all’invenzione del Frisbee, seguendo il principio dei fondatori che «quanto più un gioco è semplice tanto più avrà successo».
Negli anni il prodotto fu poi aggiornato per restare sul mercato, dalle decorazioni colorate ai sonagli all’interno che aggiungevano un suono alla danza e che consentirono agli appassionati di collezionarne decine di modelli in queste cinque decadi. Con un’aggiornamento in campo tecnologico: lontano dall’essere ancora un gioco di moda l’Hula Hoop è però oggi tornato in versione virtuale in uno dei videogiochi in vendita per le console elettroniche di ultima generazione.(19/06/2008)

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