Raoul Bova al cinema
Sul set veste Albini

Era già successo per la Manon Lescaut, ora Albini è finito su un set cinematografico e per la precisione sulle «spalle» dell’attore Raoul Bova.

I tessuti dell’azienda della Val Seriana sono stati infatti scelti dal costumista Alessandro Lai per vestire il bell’attore romano nel film di Alessio Maria Federici «Fratelli Unici», con Luca Argentero, Carolina Crescentini e Miriam Leone.

Una pellicola tutta italiana, con Bova che indossa tutti tessuti leggeri in cotone egiziano Giza 87. Cotone che arriva direttamente dai campi controllati dal Gruppo Albini e che, lavorato,prende il nome di «Piumino feeling».

Curioso il nome, c’è anche un motivo ben preciso: dal cotone nasce un filato finissimo che dà corpo a un tessuto leggero, ma compatto composto da oltre 14.000 fili con una straordinaria mano setosa.

Tessuti freschi e confortevoli che, nelle diverse tonalità, sono finiti sul banco di lavoro della sartoria GiosBrun a Roma, che ha realizzato su misura le camicie dell’attore, nei toni del grigio, del beige e del bianco.

Un lavoro di squadra, quindi, partito da Albino e arrivato nella Capitale, con i sarti dell’atelier ben abituati al mondo del cinema e profondi conoscitori del tessuto bergamasco. Lo stesso Lai che non è alla sua prima collaborazione con Silvio Albini: il cotonificio ha debuttato a teatro, e in particolare all’opera, «vestendo» gli abiti da scena della famosa opera di Giacomo Puccini, pensati dal costumista che si è occupato di tutto il cast della Manon Lescaut. E la partnership pare non si chiuderà qui: in programma, ma ancora si tratta di indiscrezioni, nuovi set e nuove pellicole che porteranno il made in Bergamo in giro per il mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Raoul Bova veste Albini