Relax e benessere
al Cagaloglu Hamam

ISTANBUL (TURCHIA) Non potevamo lasciare Istanbul senza passare dall’Hamam, letteralmente traducibile con «diffusore di calore», meglio conosciuto come bagno turco. La storia del bagno turco è un simbolo dell'incontro tra Oriente e Occidente. Le sue origini vengono tradizionalmente riportate al mondo greco-romano. L'Hamam entra nella cultura araba grazie ai romani, in quanto precedentemente gli arabi non conoscevano l'acqua calda.

Con Maometto questa pratica viene investita di un significato religioso, come strumento di purificazione per avvicinarsi ad Allah, e successivamente rivestirà anche il ruolo di luogo di interazione sociale e culturale. Noi abbiamo scelto di andare al Cagaloglu Hamam, uno dei bagni storici di Istanbul, insieme a quello di Cemberlitas, costruito nel 1741 dal sultano Mehmet I. All’entrata numerose testimonianze di personaggi famosi che ci sono stati recentemente, come Kate Moss e il pilota di Formula 1 Jenson Button. Sono date diverse possibilità di usufruire dell’Hamam: dall’ingresso per il semplice bagno turco (20 euro), al trattamento da mille e una notte (55 euro per un’ora di coccole). Noi abbiamo deciso per una via di mezzo (40 euro, 45’). Ecco il racconto di come potrebbe essere la vostra esperienza nella struttura femminile (il bagno turco tradizionale ha strutture separate: una per gli uomini e una per le donne).

Superato l’ingresso, nel vestibolo (camekan) vi vengono date le chiavi di una piccola stanza da utilizzare come spogliatoio: oltre a un letto e a uno specchio, ci sono un telo di cotone e un paio di zoccoli di legno, le uniche cose che potete indossare per entrare (se avete gli occhiali siete costretti a spogliare anche quelli!). Una donna (natir) viene a prendervi e vi accompagna all’interno del tepidarium (sogukluk), dove siete invitate a cominciare a lavarvi prendendo l’acqua dalle fontane di acqua fredda e calda con piccole ciotole in metallo. Dopo circa un quarto d’ora, la vostra natir vi accompagna a stendervi sul perimetro dell’ottagono centrale della sala e vi fa un massaggio su tutto il corpo con un guanto di crine, per un efficace effetto esfoliante.

A seguito di un veloce risciacquo con acqua, si passa a un massaggio con sapone e poi, dopo un altro risciacquo, viene usato lo shampoo. Queste rigeneranti e rilassanti pratiche, si concludono con un altro quarto d’ora circa nella stanza calda (hararet), ultimo passaggio per la rigenerazione di corpo e spirito. Possiamo proprio dire, con Sherazade, che una città non può dirsi completa se non possiede un Hamam!

Marianna

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