La Francesca, strada killer di gomme
«È pericolosa: ogni anno sempre peggio»

Nel 2013 la strada Francesca, nella Bassa bergamasca, aveva così tante buche che era stato necessario imporre il limite di 30 chilometri all’ora. Non si è trattato di una provocazione, ma di una precauzione da parte dei funzionari provinciali.

Da allora la situazione non è cambiata molto. Anzi, la strada è sempre molto pericolosa. Percorrendo il lungo tratto della strada provinciale 122, da Ghisalba a Canonica d’Adda, la nostra auto deve fare slalom tra pezzi di asfalto tagliato, buche, manto cedevole soprattutto ai bordi e rattoppi provvisori di catrame fatti in tempi diversi, molti dei quali hanno ceduto sotto il peso delle intemperie. Solo pochi chilometri, quelli più recentemente sistemati, permettono il passaggio senza mettere a dura prova gli ammortizzatori. Ma più della metà del tragitto rimane un campo di battaglia.

Tra le tratte più dissestate, quelle che si trovano nei Comuni di Urgnano, Verdello Ciserano e Pontirolo: qui, in prossimità dell’area produttiva che si trova all’ingresso del paese, c’è un tratto a bordo strada dove l’asfalto è addirittura scomparso. «Lo stato in cui si trova è sotto gli occhi di tutti – spiega il sindaco di Urgnano Efrem Epizoi – e come sindaci sollecitiamo costantemente la Provincia. Il problema rimane sempre quello delle risorse che non ci sono anche se è comunque in discussione un progetto per cedere le tratte provinciali all’Anas. Se andrà in porto e si concluderà positivamente, potrà forse dare un po’ di speranza in più ai cittadini e farci tirare un po’ il fiato».

Non dorme sonni tranquilli a questa ipotesi, invece, il sindaco di Verdello Luciano Albani. «Non è per nulla certo cosa potrà succedere quando le Province scompariranno: si parla anche di cedere alcune tratte ai Comuni di competenza. Se così fosse, con tutte le arterie provinciali che interessano il paese di Verdello, non solo la Francesca, arriveremo certamente al tracollo.

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