Teschio umano nell’Adda
È giallo a Cassano

La scoperta da un pescatore domenica mattina 12 novembre. Ora indagano le forze dell’ordine con la collaborazione dell’Istituto di medicina legale.

È giallo a Cassano d’Adda per il ritrovamento di un teschio umano nelle acque del fiume Adda. Difficile per ora qualsiasi ipotesi sull’identità del defunto. Prima, infatti, sarà necessario che il reperto venga sottoposto agli opportuni esami. A questo scopo domenica, dopo essere stato recuperato dall’Adda, il teschio è stato sigillato e spedito all’Istituto di medicina legale di Milano.

A fare la macabra scoperta è stato un giovane pescatore del posto che, domenica mattina, per pescare si e recato in via Isola Ponti, strada sterrata che costeggia l’Adda. A un certo punto, camminando con canne e retino lungo la sponda del fiume, si è accorto del teschio che galleggiava a pelo d’acqua. Non ha avuto dubbi che fossero resti umani e, così, ha chiamato subito il 112.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cassano che poi hanno chiesto l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano. Per recuperare il teschio infatti è stato necessario immergersi nelle fredde acque del fiume. Come detto al momento, prima dei risultati degli esami a cui sarà sottoposto, è impossibile fare qualsiasi ipotesi sull’origine del reperto.

Da un primo esame visivo, le forze dell’ordine hanno, comunque, potuto ricavare alcuni elementi certi. Il primo è che il teschio aveva i denti dell’arcata dentaria superiore intatti: questo dettaglio potrà risultare molto utile per risalire all’identità della persona a cui apparteneva. Il secondo è che aveva delle dimensioni più piccole rispetto a quelle che solitamente possiede il teschio di un uomo adulto. E il terzo e che deve essere rimasto in acqua molto a lungo. Probabilmente, a favorirne il ritorno a galla è stato il fatto che negli ultimi giorni il livello d’acqua dell’Adda si è abbassato di molto sotto la media stagionale.

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