Il giramondo Davide
«I viaggi, la mia passione»

«Sognavo di partire per un viaggio così da tanto tempo e sono davvero felice di aver trovato il coraggio». Davide Comotti, 25 anni, originario di Nembro, racconta con un entusiasmo contagioso l’avventura che sta vivendo. Dopo aver conseguito il diploma da perito meccanico e aver lavorato come montatore meccanico, lo scorso 28 settembre ha deciso di partire. Zaino in spalla e via. «Mentre lavoravo come montatore – dice –, ho capito che la mia passione, oltre alla meccanica, sono i viaggi. Appena potevo preparavo la valigia e andavo a esplorare qualche luogo mai visto prima».

«Così, ho deciso di mettere da parte dei soldi ogni mese, in modo da riuscire a pagarmi un viaggio molto più lungo di un weekend mordi e fuggi in qualche città europea. Poi, quando ho pensato di avere abbastanza fondi per la mia avventura sono partito». Un viaggio iniziato dalla Russia e che gli sta facendo scoprire tutta l’Asia. «Sono partito da San Pietroburgo, dove il clima era già bello freddo, per poi arrivare a Mosca e prendere la Transiberiana, un’esperienza davvero incredibile, fino in Mongolia. Poi, in ordine, ho visitato Hong Kong, l’India, il Nepal, l’Indonesia, Singapore e la Malesia, la Thailandia, la Cambogia, il Vietnam e il Giappone.

Il mio obiettivo era quello di riuscire ad arrivare in Giappone ad aprile, il 9, il giorno del mio compleanno, per ammirare i fiori di ciliegio e di pesco che ornano le strade in quel periodo. E ci sono riuscito. È stato bellissimo vedere la fioritura dei ciliegi al mio compleanno. A metà maggio, poi, mi sono spostato a Taiwan e poi ancora nelle Filippine, dove ho incontrato la mia famiglia, con cui ho passato 10 giorni. Ora sono arrivato a Sidney e i miei prossimi piani sono di spostarmi prima alle Hawaii, per poi andare a San Francisco e arrivare così a Los Angeles, da dove, con un’amica che vive lì, partirò per un viaggio on the road nei territori americani, al termine del quale volerò in Messico. Poi non so se continuerò a spostarmi o se tornerò in Italia, anche perché viaggiare da solo mi piace tanto e mi sta facendo capire realmente chi sono, ogni giorno sempre di più».

Davide si sposta con i mezzi locali, un po’ per abbassare i costi, un po’ per conoscere davvero la realtà di ogni luogo. «Per quanto riguarda gli spostamenti utilizzo sempre mezzi locali che, anche se scomodi, rumorosi o di lunga durata, portano a spendere davvero poco. Sono sempre stato uno che risparmia e molto attento a spendere. Per gli alloggi dopo che ho scoperto il couchsurfing, un’applicazione che permette di ospitare e essere ospitati in tutto il mondo, non sto spendendo praticamente più nulla. Dormo sempre dalla gente del posto in cambio di aiuto domestico. Ad esempio in Malesia sono stato ospite a casa di un ragazzo che aiutavo a pulire 3 ore la mattina le varie case per cui lavora in cambio di un posto sul suo divano». Viaggiare in questo modo gli permette di entrare in contatto con le persone locali, una grande piacevole sorpresa per Davide.

«Devo ammettere che in questi mesi ho provato tante bellissime emozioni nei posti dove sono stato. Alcuni luoghi ti danno delle sensazioni incredibili, come il Taj Mahal che mi ha davvero colpito. L’ho visitato all’alba, ci saranno state 100 persone oltre a me, e vederlo così, al sorgere del sole, mi ha lasciato senza parole. Però la vera sorpresa sono state e continuano a essere le persone. Io passo molto tempo coi locali, mi piace stare con loro e carpirne gli stili di vita, quello che pensano e i loro progetti. Ogni volta resto colpito dal loro calore. Dal calore umano di persone che hanno poco, o anche nulla, ma che comunque cercano di darti tanto. Anche a me che sono straniero. In India, per esempio, ho conosciuto Vicky. Una persona fantastica che mi ha aiutato quando stavo male per i primi problemi col cibo. Mi ha ospitato a casa sua, mi ha fatto conoscere tante persone e mi ha portato nei luoghi a visitarli. Mi ha donato il suo tempo, cosa che noi occidentali non facciamo. Anche in Indonesia le persone sono stupende. Dovremmo imparare da tutte queste persone: a lasciarci andare, a essere tranquilli, a donare il nostro tempo. Abbiamo tanto da imparare».

Forse un po’ anche per questo, Davide, già durante il viaggio, ha deciso di donare il suo tempo per aiutare chi come lui vuole intraprendere un viaggio, ma ha tanti dubbi. «Voglio aiutare le persone a viaggiare, per questo, oltre al mio profilo Instagram, “Comodreams”, dove già possono chiedermi informazioni, seguire i miei spostamenti, vedere cosa mangio, dove vivo e con chi sono ogni giorno, ho deciso di aprire, con una blogger americana, una pagina che avrà come obiettivo dichiarato quello di dare indicazioni a chi vuole viaggiare e rispondere alle domande che le persone hanno e che io stesso avevo mentre lavoravo in fabbrica e progettavo il mio viaggio».

Davide, come ha raccontato, ha trovato il coraggio di partire, nonostante i dubbi e le incertezze. Un coraggio arrivato anche dal supporto dell’intera famiglia. «La mia famiglia è la chiave della riuscita di questo viaggio. Mi ha sempre sostenuto, dal giorno in cui sono partito, ai primi problemi di stomaco per il cibo e anche tutt’ora mi fa sentire ogni giorno il suo appoggio. Se devo ringraziare qualcuno, ringrazio sicuramente loro». Anche se sta vivendo il suo sogno, a Davide l’Italia manca e pensa spesso a quando tornerà. «Mi mancano gli amici, i parenti, il mio fedele cane Nanouk, la colazione italiana e il caffè. Per il futuro, come detto, non ho ancora le idee precise, ma viaggiare mi sta aprendo tanto la mente. Vorrei, quando tornerò, dare una mano al mio paese e so con certezza che al mio ritorno ci sarà mio padre ad attendermi a braccia aperte, pronto a insegnarmi il lavoro che pratica da tutta una vita, l’imbianchino. Ora, però, sono concentrato su questo viaggio e sull’assaporarmelo il più possibile».

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