Bonate Sopra: «Verrà troppa gente»
La Festa popolare salta quasi in diretta

L’annuncio di Avis e Aido nel giorno in cui doveva iniziare: «Problemi con i permessi». In locandina anche il Bepi e il comico Beppe Braida.

Niente concerto del Bepi, ma nemmeno il tributo a Vasco Rossi della band Vascombriccola e neppure la serata comica con Beppe Braida. Tutto cancellato, a Bonate Sopra, perché la 12ª edizione della «Festa Popolare» dell’Avis e dell’Aido, che doveva iniziare martedì 23 luglio, è stata annullata.

L’avviso è comparso martedì sulla pagina Facebook dell’Avis Bonate Sopra, con il timbro «Festa annullata» impresso sopra la locandina e la scritta «Buongiorno a tutti. L’Avis e l’Aido di Bonate Sopra sono enormemente dispiaciute di dover comunicare l’annullamento della Festa Popolare a causa di problematiche circa i permessi». Tutto era pronto e niente faceva presagire una decisione di questo tipo, visto che il programma era stato deciso con gli artisti. A far fare marcia indietro alle due associazioni sono state le norme di legge previste per le manifestazioni di pubblico spettacolo.

In particolare, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza prevede che, per gli eventi con affollamenti al di sopra delle 200 persone, si debba richiedere il parere della Commissione comunale o provinciale di pubblico spettacolo. La domanda per i permessi inoltrata dalle due associazioni all’Ufficio tecnico comunale riportava la presenza di 200 persone, ma dall’ufficio hanno fatto presente che alcune date in locandina, come quella del concerto del Bepi o dello spettacolo del comico Beppe Braida, avrebbero portato alla festa più di 200 persone e quindi si sarebbero dovuti attuare i piani di sicurezza previsti dalla legge. E per rispettare la soglia massima dei 200 posti, si sarebbe dovuta circoscrivere un’area con questa capienza. Una soluzione che avrebbe scontentato tutti gli esclusi.

«L’anno scorso non abbiamo riscontrato alcun problema di questo genere e la domanda inoltrata rispecchiava quella dell’anno precedente – spiega Mauro Boroni, presidente dell’Avis –. Purtroppo ci siamo trovati all’ultimo momento a dover ottemperare a delle norme impossibili da rispettare in così poco tempo. Quindi abbiamo pensato di annullare la dodicesima edizione e rimandarla all’anno prossimo: la faremo secondo le norme di sicurezza previste».

Il sindaco Massimo Ferraris si dice dispiaciuto e, «viste le difficoltà delle associazioni di fronte alle norme di sicurezza, faremo in modo che il Comune si faccia carico di coordinare i pubblici spettacoli con i vari piani di sicurezza, attraverso un professionista». Con questa, sono tre le feste annullate in paese quest’estate, insieme a quella della Lega Nord e dell’associazione Tamburello, queste ultime saltate per mancanza di volontari

© RIPRODUZIONE RISERVATA