Cacciatore spara a un fagiano
ma colpisce un giocatore di softair

Ha sparato a un fagiano ma i pallini, di rimbalzo, hanno colpito alle gambe un giocatore di softair che era acquattato dietro un arbusto.

Attimi di paura domenica 14 ottobre alle 16,50 a Carvico, nella boscaglia che si trova nella zona industriale di via Brugari, poco più avanti del Mollificio. Un cacciatore 61enne di Sotto il Monte ha colpito accidentalmente un ragazzo di 25 anni di origini bielorusse residente a Rogno, A. B., che con una ventina di amici stava giocando a softair nella stessa zona. Il giovane è stato colpito da una decina di pallini alle gambe: è stato trasportato al Policlinico di Zingonia e le sue condizioni non sono gravi.

Ma avrebbe potuto andare molto peggio: il ragazzo infatti un minuto prima era accucciato e avrebbe potuto essere colpito alla testa. «È stato proprio lui a dirmelo – racconta il cacciatore – alla fine è andata ancora bene e l’ho ferito alle gambe. Ma era nascosto dietro un arbusto, non potevo vederlo». «Questo è un Ambito territoriale di caccia – interviene un altro cacciatore di Villa d’Adda – noi rispettiamo le regole e non capisco perchè queste persone possano venire a giocare in una zona in cui si caccia. Oltretutto ci eravamo già incontrati prima, avevano visto che c’erano dieci battute con i cani, avevamo deciso che noi saremmo andati in una direzione e loro nell’altra, invece poi sono tornati indietro».

I carabinieri della stazione di Calusco d’Adda, intervenuti per i rilievi, stanno accertando se i cacciatori o i giocatori di softair abbiano sconfinato, e chi dei due aveva il permesso per trovarsi in quel punto. «Mentre il cane stava rincorrendo una minilepre – precisa il 61enne – ha trovato un fagiano e l’ha morsicato. Io ero a una trentina di metri di distanza, ho sparato al fagiano che è volato via, i pallini sono rimbalzati sul terreno asciutto e sono andati a colpire il ragazzo che si trovava una ventina di metri più avanti, nascosto dietro un arbusto. Ho fatto vedere ai carabinieri il punto esatto, si vedono alcuni rametti spezzati. Il giovane si è messo a urlare e sono subito andato a soccorrerlo».

Dopo la chiamata al 112 sono intervenute un’automedica e un’ambulanza della Croce Rossa di Bonate. Il 25enne era cosciente e dolorante ed è stato trasportato in codice giallo al Policlinico San Marco. «E pensare che quando sento parlare al telegiornale di incidenti di caccia – commenta ancora il cacciatore – dico sempre che non si può sparare a ogni cespuglio che si muove senza guardare cosa c’è dietro. Invece è successo a me». I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei cacciatori e dei ragazzi per cercare di ricostruire nei dettagli l’accaduto. Al 61enne sono state ritirate le armi e la licenza di caccia: ieri sera è stato sentito nella caserma di Calusco ed è probabile che venga denunciato a piede libero per lesioni.

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