Orio, maxi aereo cargo russo -Video
Caricato un «pezzo» da 62 tonnellate

L’Antonov 124 trasporterà nella Repubblica del Tatarstan uno scambiatore di calore prodotto a Valbrembo. Tra una settimana il bis.

Un colosso dei cieli è atterrato nella tarda serata di venerdì 19 ottobre all’aeroporto di Orio al Serio ed è ripartito nella serata di sabato 20 ottobre, con destinazione Niznekamsk, una città di 225 mila abitanti della Repubblica del Tatarstan, appartenente alla Federazione russa, a circa 900 chilometri a est di Mosca. Si tratta di un imponente Antonov 124 della compagnia aerea Volga Dnepr Airlines, che è arrivato allo scalo di Orio per caricare e trasportare in Russia un sofisticato macchinario prodotto da un’azienda bergamasca, la Brembana & Rolle di Valbrembo. Non si apre, dunque, una nuova rotta verso la Russia (peraltro già servita con voli sia per Mosca che per San Pietroburgo), bensì una corsia preferenziale diretta e rapidissima per fornire a un’azienda chimica di quello Stato uno scambiatore di calore costruito su misura dall’impresa bergamasca.

«Il nostro cliente ci ha chiesto una spedizione urgente perché uno dei suoi impianti è praticamente fermo – spiega Maura Mapelli, project manager di Brembana & Rolle –. Il macchinario è partito nel pomeriggio con un convoglio eccezionale e domattina (oggi, ndr) sarà caricato sull’aereo». Cinque ore di volo e, tra lunedì e martedì, l’enorme pezzo di ricambio sarà operativo. «In genere i nostri prodotti viaggiano su strada fino al porto, dopodiché vengono imbarcati – dice ancora Mapelli – ma in questo caso serviva una consegna d’urgenza». Via mare, lo stesso tragitto avrebbe richiesto un mese e mezzo di viaggio.

Si tratta infatti di un manufatto enorme, del peso di 62,5 tonnellate, per tre metri e mezzo di altezza e due e mezzo di larghezza, che necessita di adeguati mezzi di trasporto, in aria come su gomma. Al porto di Marghera, dove s’imbarcano la maggior parte dei prodotti dell’azienda di Valbrembo, non sarebbe mai potuto arrivare intero, per via delle limitazioni sul peso imposte ai trasporti eccezionali in transito sui ponti della rete stradale e autostradale. «Per fortuna da qualche anno abbiamo aperto uno stabilimento proprio a Marghera, dove abbiamo la possibilità di assemblare i nostri manufatti – spiega la project manager– altrimenti saremmo stati costretti a rinunciare a tante commesse. I nostri clienti sono pressoché tutti stranieri e purtroppo all’estero si è sparsa la voce delle difficoltà di spostamento dei trasporti eccezionali in Italia». Un problema ormai annoso, dopo i crolli degli anni scorsi. Dopo quello di oggi, un altro volo analogo, per trasportare un altro macchinario alla stessa azienda russa, è in programma per il prossimo fine settimana.

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