Sacbo, quest’anno niente dividendi
Ampliamento, cantiere avanti tutta

Per fare fronte all’emergenza Covid gli utili resteranno all’interno dell’azienda. Procedono i lavori per i nuovi fabbricati dell’aerostazione ad ovest: ospiteranno voli Schengen.

Per quest’anno niente distribuzione di dividendi. La decisione verrà ufficializzata nell’assemblea di Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio - convocata per lunedì 19 ottobre.

Il Cda in sede di approvazione di bilancio lo scorso marzo aveva chiesto che il destino dei dividendi venisse determinato dagli azionisti ad ottobre e non nella tradizionale seduta di approvazione del bilancio a maggio, considerando l’eccezionalità del momento, alla luce dell’emergenza Covid-19 e delle gravi perdite finanziarie. I soci avevano fatto proprio la proposta, ma nel frattempo la situazione del trasporto aereo è migliorata di poco rispetto alle settimane del lockdown. Al tirar delle somme sono spariti 3 voli su 4 e il 70% dei passeggeri.

Si colmeranno le perdite del 2020

Da qui la decisione, condivisa dagli azionisti, di non procedere quest’anno alla distribuzione di parte dei 14,8 milioni di utile netto (a fronte dei 16 dell’esercizio): la somma verrà destinata a riserva. In questo modo si colmeranno le perdite 2020 che si annunciano consistenti, più o meno nell’ordine dell’utile netto dell’anno precedente.

Chiaramente per i soci vuol dire rinunciare a non pochi soldi. Per capirci, nel bilancio 2018 sono stati distribuiti 6,34 milioni di euro, 1,79 per azione, mentre 16,14 milioni destinati a riserva obbligatoria. La milanese Sea, in forza del suo 30,98% di azioni ha portato a casa 1 milione 965.074 euro, Ubi 1 milione 351.149, il Comune di Bergamo 877.696 euro, la Camera di Commercio 840.369, la Provincia 656.803, il Banco Bpm 441736, Italcementi 207.665 euro, Sacbo medesima (tramite azioni proprie) 190.298 e l’Aeroclub Taramelli 5.359 euro. Per quest’anno restano tutti a bocca asciutta.

Un intervento da 21 milioni di euro

Le buone notizie arrivano dal fronte dei lavori di ampliamento dell’aerostazione. Il cantiere del lato ovest, il cui avvio è stato frenato dall’emergenza Covid, procede a passo di carica.

Un intervento su tre piani (uno interrato) che ospiteranno spazi commerciali, 5 nuovi gate, 3 nastri di riconsegna bagagli e uffici che si sviluppano su 10.565 metri quadri nuovi più 2.245 riqualificati per una spesa di 21 milioni. La nuova area, destinata ai voli Schengen, doveva essere pronta per fine 2021, ma l’emergenza sanitaria comporterà uno slittamento di un paio di mesi.

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