Colpiti da fulmine, segni di speranza: il papà migliora, il bimbo è reattivo

Stezzano. La moglie di Genovese è stata dimessa e ora è accanto al figlio in ospedale. Anche la suocera sta bene.

Continua a lottare nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale «Pugliese Ciaccio» di Catanzaro, Francesco Genovese, il giovane papà 33 anni residente a Stezzano che lunedì pomeriggio è stato colpito da un fulmine sulla spiaggia di Soverato (Catanzaro), paese di cui è originario, mentre si trovava al mare con la moglie, il figlio di quattro anni e la suocera. Dalle informazioni giunte nella giornata di mercoledì dall’ospedale calabrese, confermate dai familiari, le sue condizioni sono stabili, l’uomo rimane sedato, intubato e sottoposto a ventilazione meccanica e la prognosi rimarrà riservata ancora qualche giorno. Sempre ieri i medici gli hanno riscontrato una insufficienza ventricolare dovuta allo shock elettrico provocato dalla folgorazione, e un leggero edema polmonare tenuto sotto controllo. Tuttavia, dalla Tac dell’encefalo e del torace a cui è stato sottoposto, è emerso un significativo miglioramento del quadro polmonare. Sono piccolissimi, ma quotidiani, passi avanti che fanno tutti sperare che l’uomo possa riprendersi e riabbracciare i suoi cari.

In osservazione il bambino

Resta ricoverato in osservazione, nel reparto di pediatria dello stesso nosocomio, anche il piccolo Federico, che si trovava in braccio al papà quando il fulmine è sceso sulla spiaggia. Per il bimbo i sanitari hanno riscontrato una congiuntivite attinica (un’infiammazione dell’occhio che si verifica quando viene colpito in modo intenso da raggi solari o altre forme di radiazione, come è stata la folgorazione di lunedì) e ustioni di primo grado a un braccio e in una parte del torace. Ma si è ripreso dallo shock, appare vigile, reattivo e le sue condizioni generali sono state definite buone. Accanto a lui si trova la mamma Martina, che dopo essere stata anche lei ricoverata in osservazione due giorni per i sintomi della disidratazione, è stata dimessa. Così come la suocera, ricoverata all’ospedale di Soverato e dimessa ieri. Entrambe non se la sentono di parlare, sono ancora scosse per la terribile disavventura vissuta insieme su un tratto di spiaggia libera nella località del Golfo di Squillace, dove si trovavano in vacanza.

I soccorsi

Il fulmine, inaspettato perché caduto in mezzo alla spiaggia con il cielo sereno, mentre le nuvole di un temporale in arrivo si trovavano ancora in lontananza, è arrivato quando la famiglia se ne stava andando prima che arrivasse la pioggia. Francesco è stato colpito in pieno, e il figlio che teneva in braccio è stato sbalzato sulla sabbia, mentre ma moglie e la suocera sono finite a terra. Papà e bambino sono andati in arresto cardiaco e, grazie al tempestivo intervento di un vicino di ombrellone che - subito accorso - ha praticato il massaggio cardiaco nell’attesa dell’arrivo delle ambulanze, ha evitato la tragedia. Francesco Genovese lavora come consulente commerciale addetto alle vendite in un grosso autosalone di Bergamo. A Stezzano la famiglia si è trasferita solo da pochi anni ma la loro vita e le loro amicizie si trovano tutte a Colognola, quartiere dove hanno vissuto molti anni e dove Francesco gioca anche a basket con una compagnia di amici.

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