L’ultimo abbraccio a Giorgio, morto in moto a 23 anni: «Portava con sé valori sani»

L’ADDIO. Celebrati mercoledì mattina ad Azzano San Paolo i funerali di Giorgio Caglioni, il giovane operaio che ha perso la vita sabato scorso in un tragico incidente.

La morte di Giorgio Caglioni, l’operaio 23enne appassionato di moto che, dopo neanche un mese dall’acquisto della sua Kawasaki Ninja ZX-6R 600, ha perso la vita lo scorso sabato a Stezzano mentre era in sella al suo mezzo, ha lasciato senza parole non solo la comunità di Zanica, dove abitava con la famiglia, ma anche quella di Azzano San Paolo, di cui era originario e dove nella mattina di mercoledì 22 maggio si sono svolti i funerali.

La chiesa parrocchiale era gremita di parenti e amici di Giorgio, non si contavano meno di 300 persone, insieme a tante altre che si sono aggiunte nel lungo corteo che ha accompagnato il feretro al cimitero. «La morte arriva all’improvviso e stravolge tutti i nostri i piani» ha detto nell’omelia il parroco di Azzano, don Alberto Caravina. «Ma è proprio in questi momenti difficili – ha evidenziato – che il cristiano deve cercare di trasformare in Parola, quella di Dio, i propri sentimenti, che in questi momenti non possono che essere di dolore e sconforto, ma a cui dobbiamo cercare di dare un significato per ricordare il bello di Giorgio». Un ragazzo amato per quei «valori sani che portava con sé ogni giorno al lavoro e nella vita privata, mentre costruiva il suo futuro strappatogli troppo presto». Concluso il rito in chiesa, è partito un lungo corteo per le strade del paese che ha condotto Giorgio al riposo eterno nel cimitero di Azzano, accanto a sua nonna Lidia, anche lei scomparsa sabato, in mattinata. Un weekend doloroso, che ha visto Giorgio e Lidia lasciare nel dolore i genitori e una sorella minore.

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