Stezzano, transumanza vietata in centro: scintille tra Malanchini e Tangorra

La polemica Il consigliere regionale attacca: «Pastoralismo non tutelato». La replica: «Le pietre della piazza a rischio con il passaggio della mandria.

Scoppia la polemica attorno al festival della transumanza dei Bergamini, in programma il prossimo fine settembre in diversi punti della provincia.

Il j’accuse del consigliere regionale

Ad accendere i toni sull’organizzazione dell’appuntamento sul territorio stezzanese ci ha pensato il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini che, in una nota ufficiale, ha lanciato un’accusa nei confronti dell’amministrazione comunale per aver vietato il transito della mandria nel centro storico. «Problemi di viabilità e sicurezza non meglio precisati - dichiara Malanchini - impediscono alla Polizia locale di concedere il permesso di transito nel centro – previsto per il 24 settembre -, deviando il passaggio della mandria su strade periferiche e togliendo così all’iniziativa l’alto valore simbolico che merita. Spiace constatare come ci siano ancora pubbliche amministrazioni che ancora non tutelano e valorizzano quell’agricoltura eroica che è patrimonio di tutti i bergamaschi e di tutti i lombardi».

«Le motivazioni addotte dalla Polizia locale di Stezzano - continua il consigliere regionale - sono decisamente troppo generiche per poter essere condivisibili. Mentre Regione Lombardia approva all’unanimità una legge ad hoc per promuovere e sostenere il pastoralismo, a Stezzano un’amministrazione poco sensibile alle tematiche del mondo agricolo si mette di traverso senza alcun valido motivo»

«Le motivazioni addotte dalla Polizia locale di Stezzano - continua il consigliere regionale - sono decisamente troppo generiche per poter essere condivisibili. Mentre Regione Lombardia approva all’unanimità una legge ad hoc per promuovere e sostenere il pastoralismo, a Stezzano un’amministrazione poco sensibile alle tematiche del mondo agricolo si mette di traverso senza alcun valido motivo: potevano trovare un percorso dignitoso e decoroso per la transumanza, dando prova di riconoscere il grande valore sociale, culturale e ambientale di questa pratica millenaria. Per questo invito caldamente l’amministrazione comunale a rivedere la sua decisione».

Il percorso della mandria

Per quanto riguarda il passaggio, la mandria, come invece auspicato dagli organizzatori, non percorrerà via Santuario e non arriverà in Piazza Libertà, ma affiancherà il centro storico passando da via Bianconi.

«Condividiamo gli intenti dei promotori e concederemo il patrocinio all’evento proprio perché crediamo nell’alto valore dell’appuntamento – replica il sindaco Simone Tangorra -. Abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso e temiamo che il passaggio della mandria possa rovinare la pietra della piazza, recentemente riqualificata»

«Condividiamo gli intenti dei promotori e concederemo il patrocinio all’evento proprio perché crediamo nell’alto valore dell’appuntamento – replica il sindaco Simone Tangorra -. Abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso e temiamo che il passaggio della mandria possa rovinare la pietra della piazza, recentemente riqualificata. Questa scelta, adottata in stretta sinergia con il nostro comando di Polizia Locale, non sminuisce assolutamente la manifestazione che potrà svolgersi in un’altra zona vicinissima al centro».

Tangorra al contrattacco

E poi una risposta politica alle accuse lanciate da Malanchini. «Il consigliere regionale ha fatto per tanti anni il sindaco e sa benissimo cosa significa guidare un Comune - conclude il primo cittadino di Stezzano -. Poteva tranquillamente alzare il telefono e cercare un confronto con me e con l’amministrazione comunale, senza affidare alla stampa delle dichiarazioni un po’ campate per aria, fatte solo per scatenare una polemica che lascia il tempo che trova. Gli avrei spiegato - conclude il sindaco di Stezzano - le nostre ragioni e magari, confrontandoci, avremmo potuto iniziare una mediazione e giungere a un accordo condiviso».

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